venerdì 24 giugno 2011

CODICI: È ALLARMANTE IL NUMERO DÌ CASI DÌ SOSPETTA MALASANITÀ IN CALABRIA. L’ASSOCIAZIONE INVIA ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Amantea : muore a 4 mesi da un incidente stradale una giovane donna.



E’ormai allarmante il numero di casi di sospetta malasanità nella regione Calabria.

Apprendiamo dagli organi di stampa la notizia del decesso di una giovane donna presso l’ospedale civile di Lamezia Terme. La donna il 19 febbraio scorso era rimasta coinvolta in un brutto incidente stradale, verificatosi sul tratto della statale 18 che va da Amantea a Campora San Giovanni. Una lunga degenza presso l’ospedale civile di Cosenza, l’aveva poi riportata a casa.

Ci sarà un nesso tra l’incidente e il decesso della signora? Questa morte sospetta, che segue di soli pochi giorni un altro decesso di un uomo ,operaio di Roccella Jonica , vittima di un incidente stradale ci impone una riflessione : Perché In Calabria si assiste ormai da alcuni anni ad una serie di morti per conclamata o sospetta malasanità e, in questi anni, purtroppo, sembra che non sia cambiato nulla?

Siamo stanchi di commissioni di inchiesta nominate solo per fare un pò di scena- dichiara Marcella Rosetta – Segretaria regionale di CODICI. La Commissione parlamentare sugli errori sanitari boccia la regione Calabria : ci sono 75 casi di presunti errori sanitari, la commissione ne ha esaminati 66, solo che in alcuni di questi casi le aziende sanitarie a cui i parlamentari hanno chiesto chiarimenti non hanno dato risposta”.

L’Italia intera è segnata da episodi clamorosi che, soprattutto nel Sud continuano a generare sdegno e preoccupazione per il futuro dei cittadini.

E a tal proposito CODICI ha lanciato l’Osservatorio “Indigniamoci! Ci scippano la salute e la dignità!”: un osservatorio sui casi di malasanità causati dalla negligenza degli operatori del sistema sanitario nazionale che ha portato alla luce diffusi errori medici in Italia.

E' una realtà sempre più presente e pressante quella della malasanità nella regione Calabria che, spesso, si traduce nel disagio del malato, il quale si trova a vivere dapprima il malessere per il presentarsi di una determinata patologia e, poi, il conseguente disagio portatogli dalle cure effettuate con modalità approssimative, con scarsi risultati e, a volte, portatrici di conseguenze peggiori della patologia stessa. “Rivolgiamo la nostra attenzione, e le nostre risorse, per combattere la giusta causa della garanzia della salute dei cittadini, sancita da diritti e doveri connessi e previsti dalla legge, conclude Marcella.

L’Associazione Codici ha pertanto inviato esposto alla Procura della Repubblica per entrambi i casi di presunta malasanità descritti in oggetto affinchè la magistratura svolga le più opportune indagini e si accertino eventuali responsabilità.

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