martedì 22 gennaio 2013

AFGHANISTAN, 11 BAMBINI MUOIONO DI FREDDO NEI CAMPI PROFUGHI


Nel mese di gennaio, il freddo ha ucciso almeno 17 persone tra cui 11 bambini nei campi allestiti per ospitare gli sfollati interni dell'Afghanistan

Amnesty International, come già fece un anno fa, ha sollecitato maggiori aiuti umanitari per superare i mesi invernali senza ulteriori tragedie. Le organizzazioni locali hanno più volte criticato il governo afgano e la comunità internazionale per l'irregolarità e l'inadeguatezza dell'assistenza fornita agli sfollati: niente cibo e riserve per il riscaldamento insufficienti per affrontare tutto l'inverno.

Le 17 vittime si sono registrate nei campi delle province di Kabul ed Herat. 

Amnesty International ha parlato coi rappresentanti degli sfollati di un campo della provincia di Balkh. Questi, sotto la neve e con scarso cibo, hanno riferito di non aver ricevuto alcun aiuto, nonostante le ripetute richieste al governo e alle agenzie internazionale.

Nella provincia di Herat, secondo quanto appreso da Amnesty International, l'assistenza privilegia i rifugiati che rientrano in Afghanistan dall'estero, mentre quella ai profughi interni verrebbe ostacolata dalle autorità locali, secondo le quali più aiuti si forniscono e meno si incentivano gli sfollati a fare rientro nelle loro zone di provenienza.
 
Nell'inverno 2011-12 il freddo aveva provocato oltre 100 morti, per lo più bambini.

mercoledì 16 gennaio 2013

APPELLO delle organizzazioni della società civile alle istituzioni e alla politica “LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO: TESSUTO CONNETTIVO DELLA COMUNITÀ GLOBALE”


Roma, 14 gennaio 2013: In vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio e della nuova legislatura, un significativo gruppo di organizzazioni della società civile lancia un Appello intitolato: La cooperazione internazionale allo sviluppo: tessuto connettivo della comunità globale e chiede ai candidati di tutti gli schieramenti un preciso e forte impegno su dieci punti.

L’impegno per la cooperazione internazionale allo sviluppo può essere un elemento distintivo dell’identità degli schieramenti politici e come tale può contribuire a orientare la scelta degli elettori. Le organizzazioni promotrici dell’Appello, che contano diversi milioni di cittadini che le sostengono e ne condividono i valori, chiedono alle forze politiche di dichiarare la propria posizione e di prendere impegni precisi su dieci punti fondamentali per il futuro della cooperazione internazionale allo sviluppo. 

In questi giorni l’Appello sarà inviato a tutti i soci, sostenitori, volontari e contatti delle organizzazioni promotrici, diffuso ai media e all’opinione pubblica e ai principali candidati alle elezioni politiche. Questi ultimi saranno invitati a rispondere all’Appello e a presentare e dibattere le loro posizioni in un evento pubblico nelle settimane precedenti le elezioni.
                                   
Le organizzazioni promotrici: 

•  AIDOS - Arcs-ARCI - Associazione ONG Italiane  - CINI Coordinamento Italiano Network Internazionali (Actionaid, AMREF, Save the Children, Smile Train, Terre des hommes, VIS) - CMSR - Centro Mondialità Sviluppo Reciproco  di Livorno - COASIC - Coordinamento ONG e Associazioni di Solidarietà Internazionale della Campania - COCIS - CoLomba – Coordinamento delle ONG Lombarde - Comunità Papa Giovanni XXIII - CONGER - Coordinamento delle ONG dell'Emilia Romagna - CONGASS - Coordinamento ONG e Associazioni di Solidarietà Siciliane - Coordinamento ONG e Associazioni di Cooperazione Internazionale della Toscana - COP - Consorzio delle  ONG Piemontesi - Cooperazione Lazio - Coordinamento ONG del Lazio - COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti - Dokita onlus - FOCSIV-  Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario - GCAP Italia – Coalizione italiana contro la povertà - IPSIA-ACLI - Link 2007 - Cooperazione in Rete (Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Medici con l’Africa Cuamm, GVC, ICU, Intersos, Lvia) - Mani Tese - Marche Solidali - Coordinamento delle Organizzazioni Marchigiane di cooperazione ed educazione allo sviluppo - Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'AIDS - Oxfam Italia.

Mario Monti: la mediocrità dei falsi santi


Un anno fa gran parte degli italiani conveniva che un governo di tecnici fosse sicuramente migliore di un governo di politici. La casta, la credibilità all'estero, gli scandali dei finanziamenti pubblici ai partiti, il livello di corruzione pari solo all'Africa nera, tutto portava ad una sola conclusione: i partiti avevano fallito. Fu così che gli stessi italiani credettero di concepire da se' l'idea che affidarsi a degli esterni fosse meglio. L'imposizione di un governo di tecnici, convocato solo grazie a Giorgio Napolitano che ha nominato Monti senatore a vita, è sembrata come il miele che rende più dolce la medicina al fanciullo. Le regole della democrazia, la mancanza di accountability di questi personaggi, ovvero la responsabilità del rendere conto ai cittadini con un mandato revocabile, tutto è passato in secondo piano: “Francia o Spagna purché se magna”. 

Il governo Monti è formato da 17 ministri riconducibili a grandi banche, aziende, soci di concessionari pubblici, e la sua governance è improntata tutta sull'aumento dell'imposizione fiscale. Vediamo un sunto dei provvedimenti più importanti, comprensivi dell'inserimento del pareggio in bilancio in costituzione e della legge di stabilità, dovuti al Fiscal Compact dell'Unione Europea.

In tema immobiliare viene introdotta l'IMU, che sintetizza ICI ed IRPEF fondiaria. L'aliquota applicata è del 4 per mille sulle abitazioni principali, e del 7.6 per mille sugli altri immobili. I comuni sono responsabili dell'eventuale aumento dell'IMU per garantirsi gettito fiscale. Gli immobili all'estero verranno tassati con Ilvie, un'aliquota dello 0.76 al valore d'acquisto. La tassa sui rifiuti diventa Tares, con una quota di 0.30 euro a metro quadro.
Il bollo auto aumenta sia per le cilindrate basic sia per le super cilindrate. In base al riordino delle province, potranno aumentare anche le polizze RC auto.
In ambito bancario, l'orientamento è l'incremento dell'uso del danaro virtuale. Esso assicura anche la tracciabilità dei dati. Nasce Serpico: un computerone delle Agenzie delle Entrate che controlla tutti i movimenti bancari on line. Vengono scoraggiati i prelievi contanti tramite un limite ai 1000 euro. I bolli sui conti deposito subiscono un aumento dello 0.10% annuo. Sono introdotte commissioni sui prestiti in caso di sconfinamento. 

Con la Legge di stabilità dell'ottobre 2012 l'Iva cresce di un punto percentuale. Sono così colpiti i beni di prima necessità. L'Irpef, dopo l'iniziale aumento dallo 0.9% all'1.23%, viene ridotta solo per gli ultimi due scaglioni più bassi. Aumenta l'accise sulla benzina. Il fabbisogno sanitario nazionale è tagliato di 1.5 miliardi. E'preventivata la chiusura di 250 ospedali. La Scuola pubblica è tagliata di 47.5 milioni di euro, l'Università di 300.
Per la pubblica amministrazione, le province sono ridotte da 86 a 51 e mutuate in enti di secondo livello. I contratti statali sono bloccati fino al 2014, ed è cancellata l'indennità di vacanza contrattuale. Scatta l'operazione cieli blu: illuminazione di notte è tagliata.
L'età pensionabile passa da 65 a 66 anni per gli uomini, da 60 a 62 anni per le donne. Gli anni di contributi passano da 40 a 42 per gli uomini, a 41 per le donne. Il ministro Elsa Fornero non assicura la copertura di 130mila esodati. Le pensioni di guerra e di invalidità saranno soggette a Irpef. La retribuizione dei giorni di permesso per l'assistenza ai disabili è tagliata del 50%. 

Con la riforma del lavoro è ridotta la flessibilità in entrata e aumentata quella in uscita. I contratti a tempo determinato vengono scoraggiati con un'aliquota maggiorata. L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è modificato, e il licenziamento per motivi economici e disciplinari è facilitato. Il reintegro diviene infatti una remota possibilità. L'indennizzo di licenziamento passa a 12-24 mesi dai 15-27. L'apprendistato diviene il mezzo principale per inserirsi nel mondo del lavoro e per ottenere il contratto a tempo indeterminato. 

Alla guida della RAI, società di televisione pubblica, Monti promuove presidente Anna Maria Tarantola, vice direttore della Banca d'Italia, e direttore generale Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind. Una politica mediatica a dir poco unilaterale. Tali politiche sono state fatte passare come super partes poiché fiscaliste, ma ora che si è aperta la compagna elettorale gli orientamenti sono tracciabili dagli appoggi sostenuti. Chi supporta Mario Monti? Possiamo divederli in piccoli interessi italiani e grandi interessi stranieri. In Italia ritroviamo nella lista Monti l'Udc di Casini, gli ex ministri Corrado Passera e Andrea Riccardi (fondatore della comunità di Sant'Egidio), Gianfranco Fini e Futuro e Libertà, Luca Cordero di Montezemolo, il Vaticano, la CEI, l'Opus Dei (rappresentata già da un anno nel governo da Passera, suo azionario). E' quello che storicamente è chiamato il centro o eredità della Democrazia Cristiana. E'una benedizione che ha avuto un costo concreto, che si porta dietro l'associazionismo cattolico delle scuole paritarie, finanziate dal governo Monti a scapito delle pubbliche con 200 milioni di euro. Un retroterra che ha consentito l'esenzione dall'IMU per le proprietà del Vaticano, che priva lo Stato di 700 milioni di euro di entrate. La stessa rete di relazioni che ha permesso che, nel bel mezzo dei tagli alla sanità, ospedali in orbita Vaticano quali Il Bambin Gesu' e la Fondazione Gaslini di Genova, ricevessero finanziamenti statali rispettivamente per 12.5 e 5 milioni di euro. I grandi interessi stranieri che spingono per il professore fanno capo alla Commissione Trilaterale, di cui Monti è un ex presidente. E' un parlamento globale di personalità invitate, e non elette, fra banchieri, politici, industriali, accademici, editori. E'stato costituito negli anni settanta dal banchiere americano David Rockefeller.

Le tre parti sono costituite da Europa, Stati Uniti e Giappone e si riuniscono in seduta plenaria almeno una volta l'anno attorno alle direttive di tecnocrazia e interdipendenza, ovvero togliere il potere ai politici e ai parlamenti per delegarlo ad un governo mondiale, modello G8. Essa si muove in simbiosi con il Bilderberg Group, piattaforma gemella che vanta anch'essa Monti fra le sue anime. L'Italia inaugurata un anno fa' è dunque indirizzata verso la cancellazione della sovranità nazionale, la formazione di governi non scelti che mettono al centro delle politiche il rigore dei bilanci al posto della dignità dell'individuo. Se l'accademia della linea Bocconi- Trilateral fosse producente, per lo meno nessuno eccepirebbe. Ma la disponibilità economica della popolazione è ridotta dalle tasse, la domanda diminuisce e il deficit pubblico non riesce a rientrare. Cifre di Bankitalia alla mano, nel 2012 il debito pubblico ha raggiunto il massimo storico di 2mila miliardi con il massimo aumento del 2.6% di pressione fiscale. Il tasso di inflazione ha toccato il suo picco degli ultimi 4 anni: il 3%, a dispetto del 2.8% del 2011. Il tasso di crescita dei prezzi dei prodotti ad alto consumo è salito dal 3.5% del 2011 al 4.3% del 2012. Le ore di cassa integrazione sono aumentate da un anno all'altro del + 12.1%. Il tasso di disoccupazione si aggira attorno all'11%. Il New York Times, il Daily Telegraph, tutti i massimi organi di economia internazionale hanno sconfessato il sobrio professorone. 

Il Financial Times spara a zero con Wolfgang Munchau: «L’anno di Monti è stato una bolla, buona per gli investitori finché è durata. E probabilmente gli italiani e gli investitori stranieri non ci metteranno molto a capire che ben poco è cambiato nel corso dell’ultimo anno, ad eccezione che l’economia è caduta in una profonda depressione. Due cose devono essere sistemate in Italia: la prima è invertire immediatamente l’austerità, in sostanza smantellare il lavoro di Monti, e la seconda è scendere in campo contro Angela Merkel». 

L'ultimo è Paul Krugman, nobel per l'economia: «Tecnocrati “responsabili” costringono le nazioni ad accettare la medicina amara dell’austerità; l’ultimo caso è l’Italia, dove Monti lascia in anticipo, fondamentalmente per aver portato l’Italia in depressione economica».
Dove Monti passa giace una nazione depressa, dove “il posto fisso è monotono”, “i giovani sono choosy e viziatelli”, “il posto fisso per tutti è una illusione”, “L'Europa ha bisogno di gravi crisi per fare passi avanti”. Tenendo questa frase montiana a mente, un altro paese con un ex presidente Trilateral al governo è la Grecia con il banchiere Lucas Papademous. E si noti in che condizioni versa.

Lo scenario elettorale sarà dunque presenziato dall'entrata di un ligneo cavallo di Troia: l'aspetto è quello di accademici in giacca e cravatta rispettati in sede internazionale, dai curricula spettacolari, dalle amicizie più rette, pubblicizzate dalla Chiesa Cattolica e dai vescovi, dirigenti delle università più prestigiose. Chi oserebbe dubitare di tali referenze? Forse solo i cittadini che hanno a cuore la sovranità e le regole democratiche della propria nazione. Una schiera di persone che dovrebbe essere la norma, poiché accomunate dalla giustizia sociale e dalla cura del più debole, naturali predisposizioni dell'uomo. Una composizione che al momento latita, in attesa di un porta bandiera contro la mediocrità dei falsi santi.

di Maria Giovanna Lanotte

NAZISTI DEL RIGORE, BARNARD: HO UN SOGNO, BRUCIARLI VIVI


Al processo contro la gerarchia nazista tenutosi a Norimberga dal 1945 al ’46, il procuratore generale Benjamin Ferencz sancì che «la guerra d’aggressione contro una nazione sovrana sarà da ora considerato il crimine supremo». Giratevi a Est, per favore. A due passi da noi c’è l’olocausto di un popolo distrutto da una guerra d’aggressione. E anche questa volta l’aggressore principale è tedesco. Le notizia che arrivano dalla Grecia sono di quelle che uno non ci può credere. Li hanno ricacciati al medioevo. I greci stanno disboscando i parchi, i campi e le colline per scaldarsi. Buttano nel fuoco i libri di casa, i mobili, qualsiasi cosa bruci, con vernici e tutto. Ad Atene le malattie polmonari sono aumentate del 300% a causa dei fumi della legna arsa negli appartamenti. Ma vi rendete conto? Bruciano legna in casa, nel condominio, per non morire di freddo.

La Grecia dagli anni ’70 alla fine degli anni ’90 cresceva, aveva un reddito pro capite solo di poco inferiore al resto d’Europa, infatti importava una montagna di prodotti soprattutto dalla Germania. Usava i deficit di bilancio, come l’Italia, come il Giappone, come la Francia. Poi è arrivata l’Eurozona e, a ruota, la catastrofe finanziaria globale. Ma peggio: arrivano i terroristi del debito pubblico, quelli che nonti dicono che il problema non è il debito troppo alto, ma un debito altodenominato in una moneta non tua, che devi prendere in prestito dalle banche internazionali, cioè l’euro. Quella è la catastrofe, ma non te lo dicono. E arrivano le ricette dei criminali tecnocrati europei per la Grecia. Arriva anche lì il golpe finanziario che installa il Monti greco (Papademos) eccetera, eccetera.

La tecnocrazia e gli speculatori internazionali hanno aggredito la Grecia per letteralmente spolparla viva. E’ una guerra d’aggressione, con i morti, sì, coi morti. Centinaia di morti per mancanza di farmaci negli ospedali, i suicidi, e poi quei tre bambini arsi vivi a dicembre proprio perché si bruciava legna in casa per il freddo. Poi tutto il resto dell’orripilante corredo che viene con l’estrema povertà. I criminali non hanno limiti nella perfidia. Di fronte a questo olocausto, la Troika di Commissione Ue, Bce e Fondo Monetario ha preteso ieri dal governo greco un ulteriore aumento delle tasse e soprattutto dell’elettricità. La spirale verso l’inferno della Grecia non ha sosta, i numeri non mentono: gli stessi criminali, mentre contemplano ottusi lo sfacelo delle loro ricette, ammettono che la Grecia il prossimo anno crescerà in negativo di nuovo: -4,5%. Ma…

… lui, uno dei tanti che dovrebbero essere trascinati a Norimberga domani mattina, cioè Mr. Daniel Loeb, gestore dell’hedge fund americano “Third Point”, ha fatto una barca di centinaia di milioni di euro sfruttando la disperazione delle finanza greche, e la conseguente devastazione delle famiglie greche. Quando la Grecia ristrutturò il suo debito fra marzo e agosto, Mr. Loeb si comprò un bel pacchetto di titoli greci per 17 centesimi di euro per ogni euro di valore teorico. Poi ha aspettato che le successive Austerità “naziste” ridessero fiducia ai mercati alzando il valore dei titoli greci, ma straziando la gente sempre più, e Loeb a quel punto li ha rivenduti incassando una incredibile fortuna. Capite come funziona? Un bel gioco fatto su un pc a Manhattan che ti rende soldi se l’olocausto economico di un popolo va come vuoi tu, e incassi miliardi. E li incassano anche quelli che oggi comprano beni pubblici greci a prezzi da discount market, quelli che trovano manodopera greca a 400 euro al mese, quelli che… gli speculatori.

Mi chiamo Paolo Barnard, nel rispetto delle leggi e nel mio inequivocabile ripudio della violenza, io faccio un sogno, che, sottolineo, è solo un sogno: che il prossimo team della Troika che visita Atene venga preso a furore di popolo e arso vivo in uno di quegli appartamenti dove si ardono i mobili di casa per non morire di freddo. Perché lo so che le parole di Benjamin Ferencz oggi valgono come una cicca di sigaretta su un marciapiede. Norimberga non ci serve a nulla in questo olocausto.

(Paolo Barnard, “Ho un sogno, ma si badi, solo un sogno: bruciarli vivi”, dal blog di Barnard del 13 gennaio 2013).

Russia: respinta la richiesta di differimento della pena per una cantante delle Pussy Riot


Amnesty International ha dichiarato che la sentenza con cui, il 16 gennaio 2013, un tribunale russo ha respinto la richiesta di differimento della pena presentata da Maria Alekhina, una delle due cantanti del gruppo punk Pussy Riot attualmente in carcere, rafforza l'ingiustizia già applicata nei suoi confronti. 

"Siamo di fronte a un ulteriore simulacro di giustizia. Anzitutto, le tre Pussy Riot non avrebbero mai dovuto essere processate. La sentenza di oggi conferma ulteriormente che le autorità russe non fanno sconti nella soppressione della libertà d'espressione" - ha dichiarato David Diaz-Jogeix, direttore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International. "Maria Alekhina e Nadezhda Tolokonnikova dovrebbero essere rilasciate immediatamente e senza condizioni e la condanna con sospensione della pena di Ekaterina Samutsevich dovrebbe essere annullata".

Le tre donne, appartenenti al gruppo femminista Pussy Riot, erano state accusate di "vandalismo per motivi di odio religioso" dopo aver cantato un brano di protesta nella principale cattedrale ortodossa di Mosca, nel febbraio 2012. Le tre imputate erano state condannate a due anni di prigione in una colonia penale. In appello, la condanna di Ekaterina Samutsevich era stata sospesa.

Il tribunale municipale di Berezniki, nella regione di Perm, dove Maria Alekhina sta scontando la pena, ha rifiutato il deferimento della pena sostenendo che del fatto che la detenuta fosse una giovane madre era stato già tenuto conto nella sentenza di primo grado. Attualmente, è la nonna materna a prendersi cura del piccolo figlio di Maria Alekhina.

Analoga richiesta ha presentato, nell'ottobre 2012, Nadezhda Tolokonnikova.

"Il verdetto odierno è in linea con le politiche repressive delle autorità russe, che soffocano il dissenso a ogni costo" - ha sottolineato Diaz-Jogeix. "Per un'esibizione, rientrante chiaramente nel loro diritto alla libertà d'espressione, le tre cantanti hanno dovuto sopportare mesi di umiliazione e di sofferenza in prigione. Una situazione che è destinata a continuare per Maria Alekhina e Nadezhda Tolokonnikova".

Secondo Amnesty International, il processo nei confronti delle tre Pussy Riot è stato politicamente motivato e le imputate sono state condannate ingiustamente per quella che dev'essere considerata una legittima, seppur potenzialmente offensiva, azione di protesta.

L'organizzazione ritiene che Maria Alekhina e Nadezhda Tolokonnikova siano prigioniere di coscienza, detenute solo per l'espressione pacifica delle loro idee. 

L’Eliminazione del Contante come Morte Civile


Nota di Funnyking: Questo articolo è stato scritto dall’autore Fabioflos e si basa su due storie reali.  Quando ho cominciato, insieme con altri amici blogger, la battaglia per il Contante libero, non ero pienamente consapevole, neppure io, di quanto fosse fondamentale, per la libertà di ogni cittadino,  il diritto alla libera circolazione e l’utilizzo del contante. Sono certo che alla fine della lettura di questo articolo rimarrete sbalorditi quanto me. Senza il contante saremo tutti schiavi delle banche.

Articolo di Fabioflos 
Facciamo un caso pratico, semplice, di economia reale e spicciola: pensiamo ad un piccolo negoziante nel 2010 ha avuto qualche problema finanziario.

Immaginiamo che questo minimo imprenditore abbia compiuto un peccato mortale: non abbia onorato un assegno e sia stato protestato. Magari non abbia subito pignoramenti, magari abbia subito dopo pagato la cifra dovuta, ma , per motivi finanziari, non sia stato in grado, per una singola volta, di farvi fronte.

Non pensiate sia un caso raro: le norme introdotte tramite Basilea 2 hanno tolto buona parte del potere discrezionale dei direttori di banca che, sino a qualche anno fa, sanavano queste posizioni particolari. Questo imprenditore si vedrà cancellare la possibilità di fare assegni, talvolta si vedrà il conto chiuso una volta sanato il piccolo debito bancario. Inoltre tutte le forme di credito gli verranno precluse: niente carte di credito o di debito.

Se questo imprenditore non potesse far fronte ai pagamenti con i contanti sarebbe costretto a cessare la propria attività, per quanto economicamente valida,  e si troverebbe letteralmente disoccupato, senza poter provvedere un reddito per la sua famiglia. Pensate sia un caso estremo ed isolato? VI SBAGLIATE. Nella personale esperienza di chi scrive una percentuale fra il 5 ed il 10% dei piccoli negozianti si trova in questa situazione, tanto che è stato necessario redigere un testo standard di manleva per chi riceve i pagamenti in contanti oltre i 1000 euro.

Già questi imprenditori quindi sono degli oggettivi fuorilegge. Cosa succederebbe se, come desiderato da qualche politico, si abbassasse la soglia di uso del contante sino a renderlo oggettivamente fuorilegge ?

Il denaro elettronico è nelle mani delle banche, e se noi non avessimo dei buoni rapporti con le stesse ? Se ci fossimo macchiati in passato del terribile peccato di aver emesso un assegno scoperto, o di non aver onorato il conto di una carta di credito? Rischieremmo di essere tagliati fuori dal mercato bancario e del credito postale, che non si comporta in modo diverso. Quindi, senza denaro contante, saremmo tagliati fuori dalla possibilità di poter acquistare e vendere ogni prodotto, anche il cibo. Si sarebbe costretti a mendicare, oppure a ricorrere a sotterfugi, come fanno già alcuni ora, per poter utilizzare la carta di credito dei figli o dei parenti.

Fino alla prima metà del secolo scorso esisteva l’istituto della “Morte civile”: quando una persona era condannata all’ergastolo veniva considerata morta per gli effetti del diritto civile, in quanto scompariva dal consesso umano, per cui venivano eseguite tutte le disposizioni ereditarie come se la persona fosse fisicamente morta.

L’introduzione della moneta elettronica nelle mani del sistema bancario e postale, come fortemente desiderato da alcuni Soloni nostrani, avrebbe come effetto la creazione di “Morti civili”, autentici zombi giuridici, incapaci di svolgere alcun negozio che non sia l’unilaterale Testamento. Vi sembra questa una situazione degna di un paese civile , degna del rispetto dei diritti umani, oppure creiamo un mondo a classi, in cui esiste una classe  di manager  pubblici, autentici Bramini, iper retribuita, super garantita e super protetta dal sistema bancario, ed al fondo della scala esistono i paria, gli intoccabili, che non possono far altro che morire, possibilmente lontano dai privilegiati ? Ed, ironia della sorte, chi vuole questa divisione ? La cosiddetta parte “Progressista” della politica.
Vi lascio con una citazione, dall’Apocalisse di San Giovanni:

“Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.” (13.17) .

Prepariamoci ad un mondo in cui nessuno potrà più comprare o vendere se non porterà in numero o il nome della Bestia Bancaria.

Firma per il Contante Libero o preparati a diventare uno schiavo delle banche

Fonte: Rischiocalcolato

sabato 12 gennaio 2013

HAITI, AMNESTY INTERNATIONAL: SITUAZIONE CATASTROFICA TRE ANNI DOPO IL TERREMOTO (Video)


Tre anni dopo il terremoto ad Haiti, la situazione degli alloggi nel paese resta devastante, con centinaia di migliaia di persone che si trovano ancora in rifugi precari. Amnesty International ha chiesto alle autorità haitiane e alla comunità internazionale di considerare la questione degli alloggi in via prioritaria.

Il terremoto del 12 gennaio 2010 causò 200.000 vittime e rese senza tetto 2,3 milioni di haitiani. Attualmente, 350.000 persone vivono nei 496 campi distribuiti su tutto il paese.

Secondo le testimonianze raccolte da Amnesty International ad Haiti, le condizioni di vita nelle tendopoli stanno peggiorando: si registra una forte difficoltà di accedere all'acqua, ai servizi igienici e ai sistemi di raccolta dei rifiuti, circostanze che hanno contribuito alla diffusione di malattie infettive, come il colera. Le donne e le ragazze rischiano stupri e altre forme di violenza sessuale.

Come se non bastasse essere esposti all'insicurezza, alle malattie e agli uragani, molte persone che vivono nelle tendopoli sono costantemente a rischio di essere sgomberate con la forza. 

Dopo il terremoto, oltre 60.000 persone hanno subito sgomberi forzati dalle tendopoli. Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, oltre 80.000 haitiani che vivono in campi allestiti prevalentemente su terreni privati rischiano lo sgombero.

Nell'aprile 2012, le autorità haitiane hanno annunciato un Piano nazionale sugli alloggi, che individua una serie di priorità per la costruzione di nuove abitazioni senza specificare in che modo i più poveri potranno avere accesso ad alloggi adeguati e in condizioni economicamente sostenibili. Il piano non prevede alcun impegno contro gli sgomberi forzati.

Mesi prima, nell'agosto 2011, grazie al sostegno dei donatori internazionali, il governo haitiano aveva lanciato un programma per trasferire i residenti di 50 tendopoli in 16 nuove strutture residenziali, attraverso un incentivo per famiglia di 500 dollari per 12 mesi e 25 dollari per i trasporti. Le famiglie avrebbero dovuto fare una trattativa privata coi proprietari.

Il progetto ha aiutato alcune famiglie ma gli incentivi troppo bassi hanno impedito a molte altre di trasferirsi e accedere a una soluzione abitativa di lungo termine. Anche le famiglie che ne hanno beneficiato temono cosa potrà accadere alla fine degli incentivi, poiché non saranno in grado di pagare l'affitto. Già oggi, sono a malapena in grado di dar da mangiare ai figli, per non parlare delle cure mediche, dell'istruzione e dell'abbigliamento.

Secondo Amnesty International, le iniziative del governo di Haiti sembrano più interessate a impedire alle vittime del terremoto di vivere in luoghi pubblici piuttosto che a fornire loro alloggi sicuri. La partenza degli attori umanitari da Haiti, nel 2011, e la diminuzione dei finanziamenti hanno peggiorato le condizioni di vita nelle tendopoli. Solo una piccola parte dei fondi promessi dai donatori è stata assegnata a progetti edilizi.



CRISI: IL GOVERNO MONTI HA AGGRAVATO LE CONDIZIONI DI VITA, UCCIDENDO SPERANZA FUTURO.

Fonte: http://www.formialibera.it

GOVERNO STANGA LE FAMIGLIE, PRESENTANDO UN CONTO DI BEN 8.336 EURO BIENNIO 2012-2013 ! 

I dati che vengono sfornati ogni giorno da Istat, Bce, Bankitalia ed Istituti di ricerca, sono la fotografia più fedele di politiche economiche disastrose, che oltre ad aver massacrato lavoratori, pensionati, esodati, aumentato la pressione fiscale ad oltre il 45% ed il debito pubblico, arrivato al record di 2.014 miliardi di euro, con una crescita di 102 miliardi in 12 mesi (dalla data di insediamento del Presidente Monti) ed una tassa occulta di ben 1.705 euro a carico di ognuno dei 60 milioni di abitanti, con misure inique che hanno aggravato le condizioni di vita delle famiglie.  

Dal novembre 2011,data di insediamento del Governo tecnico, si sono registrati rincari di prezzi e tariffe superiori a 2.200 euro a carico di ogni famiglia per il 2012, un aumento di 1 punto della tassa sui poveri denominata Iva, con l’ulteriore ritocco di 1 punto che dal 1 luglio porterà l’aliquota al 22%, l’introduzione dell’Imu anche per la prima casa, i cui ricavi di 3,9 miliardi di euro su un totale di 24 miliardi, sono stati interamente dirottati per “salvare dalla bancarotta il Monte dei Paschi di Siena”; tagli alla spesa sociale ed alla Sanità per finanziare gli acquisti di due sottomarini militari U-212 tedeschi per 2 miliardi di euro; l’obbligo di apertura dei conti correnti per gettare i pensionati a mille euro nelle grinfie dei banchieri; la garanzia statale settennale su oltre 900 miliardi di euro di obbligazioni bancarie tossiche.   

I dati che vengono pubblicati su 520 mila cassa-integrati a zero ore con la conseguente perdita di 8.000 euro per ognuno di quei lavoratori, la perdita di fiducia sulla situazione economica italiana giudicata da una ricerca Swg negativamente dall’87%, con il 36% che la ritiene inadeguata e la maggioranza del 51% addirittura pessima e che testimoniano le reali condizioni di vita di famiglie, piccoli imprenditori strozzati dalle banche, con il 37 % di giovani disoccupati e che quando riescono ad agguantare un lavoro, non riescono ad accedere neppure ad un mutuo a tassi di interesse manipolati dalle banche e più elevati di 129 punti sulla media Ue, sono più forti della propaganda da “regime” e di campagne di stampa governative ed a reti unificate, che tendono a far apparire l’Italia uscita dalla crisi, per l’abbassamento dello spread.     

Il sondaggio Confesercenti-Swg sulle prospettive economiche dell’Italia per l’anno appena iniziato, con gli italiani sempre più scettici sull’uscita rapida dalla crisi, che vede per i prossimi dodici mesi solo il 16% dei nostri concittadini – la metà dello scorso anno – un miglioramento in arrivo per l’economia del Paese, mentre il restante 86% pensa che il 2013 non porterà alcuna evoluzione positiva, ma addirittura un ulteriore peggioramento, è il più reale specchio di una crisi che non potrà risolversi addossandone gli oneri ai soliti noti, come lavoratori, pensionati, piccole e medie imprese, già troppo spremuti nell’ultimo anno.   

Il costo pagato da ogni famiglia nell’ultimo anno è di 2.200 euro di aumenti di prezzi e tariffe, ai quali bisogna aggiungere ben 4.636 euro come costi occulti derivanti da un aumento del debito pubblico al ritmo di 9,2 miliardi di euro al mese (102,304 miliardi di euro, ripartiti per 22 milioni di famiglie) per una stangata di 6.836 euro addossata ad ognuna dei 22 milioni di nuclei famigliari. Con prospettive ulteriori di 1.500 euro per il 2013. Addossare in un biennio 8.336 euro di rincari sulle spalle di ogni famiglia, oltre ad uccidere la ripresa dell’economia, uccide qualsiasi speranza sul futuro.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori) 

Fonte: Adusbef 

giovedì 10 gennaio 2013

IMU, CONTRIBUENTI.IT: PRONTO IL MODULO PER I RIMBORSI.


ROMA – Con un Comunicato stampa, Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani ha annunciato che è stata emanata oggi la circolare che stabilisce i termini per l’invio a Lo Sportello del Contribuente del Modello IMU RT 2012 e richiedere l’assistenza per ottenere il rimborso dell’Imposta Municipale Propria (IMU) corrisposta per l’anno d’imposta 2012.

In particolare, è stato stabilito il termine al 28 febbraio 2013 per consentire a tutti i contribuenti che hanno pagato l’IMU di presentare domanda di rimborso a Lo Sportello del Contribuente il modello IMU RT 2012 per via telematica all’indirizzo email: rimborsoimu@contribuenti.it.

Il modello è conforme a quanto previsto dall’art.6 comma 3 dello Statuto dei diritti del contribuente in quanto reso comprensibile anche ai contribuenti sforniti di conoscenze in materia tributaria e che, unitamente al pagamento, può essere inoltrato anche tramite posta elettronica certificata (PEC).

La compilazione è semplificata e prevede unicamente i quadri DE, PF SP, SC, ENC, IO, RI, RV e AC.

La novità più significativa del modello IMU RT 2012 è che non necessita dell’assistenza di alcun consulente o associazione di categoria per la compilazione. 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.contribuenti.it, su Contribuenti.it Magazine, su Facebook e su Twitter.

domenica 6 gennaio 2013

REDDITOMETRO, ECCO LE 100 VOCI DI SPESA


Redditometro: il livello dei consumi delle famiglie italiane  avverrà attraverso l’analisi di circa 100 voci di spesa organizzate in sette categorie:
Abitazione
Mezzi di trasporto
Assicurazioni e contributi previdenziali
Istruzione
Attività sportive-ricreative e cura della persona
Altre spese significative
Investimenti immobiliari e mobiliari netti
Tra le voci si segnalano anche l’acquisto di elettrodomestici, gli abbonamenti alla pay-tv, il gioco online e i preziosi. Il redditometro mapperà nel dettaglio anche i patrimoni, sia immobiliari sia mobiliari (obbligazioni, conferimenti, derivati, titoli di stato).

ECCO L’ELENCO DELLE 100 VOCI

- Automobili
- Minicar
- Caravan
- Moto
- Aeromobili
- Imbarcazioni
- Mezzi di trasporto in leasing o noleggio
- Responsabilità civile
- Incendio e furto
- Vita
- Danni
- Malattia
- Infortuni
- Altro
- Contributi obbligatori
- Contributi volontari
- Previdenza complementare
- Asili nido
- Scuola per l’infanzia
- Scuola primaria
- Scuola secondaria
- Soggiorni studio all’estero
- Corsi di lingue straniere
- Corsi universitari
- Corsi di prep. agli esami
- Scuole di specializzazione
- Master
- Canoni di locazione per studenti università
- Attività sportive
- Circoli culturali
- Circoli ricreativi
- Cavalli
- Giochi on-line
- Abbonamenti pay-tv
- Abbonamenti eventi
- Viaggi organizzati
- Alberghi
- Centri benessere
- Altri servizi per la cura della persona
- Veterinarie
- Donazioni effettuate
- Gioielli e preziosi
- Oggetti d’arte o antiquariato
- Donazioni in denaro in favore di onlus e simili
- Assegni periodici corrispondenti al coniuge
- Fabbricati
- Terreni
- Natanti ed imbarcazioni
- Autoveicoli
- Caravan
- Motoveicoli
- Minicar
- Aeromobili
- Obbligazioni
- Conferimenti
- Quote di partecipazione
- Fondi d’investimento
- Certificati di deposito
- Derivati
- Pronti contro termine
- Buoni postali fruttiferi
- Conti deposito vincolati
- Altri prodotti finanziari
- Valuta estera
- Oro
- Azioni
- Numismatica