martedì 31 luglio 2012

Il Cnb sull’obiezione di coscienza: diritto della persona - micromega-online - micromega

Diciamolo chiaramente: di questo parere del Comitato nazionale di Bioetica sull'obiezione di coscienza non se ne sentiva proprio il bisogno. In un paese in cui la quasi totalità dei ginecologi si rifiuta di compiere interruzioni di gravidanza proprio dichiarandosi obiettore di coscienza, e in cui a causa di questi numeri abnormi sta diventando praticamente impossibile abortire in molte strutture pubbliche, il Cnb – organo consultivo del governo – pubblica un parere (approvato con il solo voto contrario e motivato di Carlo Flamigni) in cui difende a spada tratta l'obiezione di coscienza, conferendole il rango di diritto costituzionale. Di più: definendola addirittura un baluardo della democrazia a presidio dei “diritti inviolabili dell'uomo”. 

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SALUTE: I DENTI? IN TEMPI DI CRISI LI SALVI CHI PUÒ


In tempi di crisi si va dal dentista solo quando non se ne puo' piu' fare a meno. E in alcuni casi e' troppo tardi. Secondo l'OMS il 60% dei bambini e il 100% degli adulti avra' almeno una carie nel corso della propria vita, mentre il 30% delle persone tra i 65 e i 74 anni ha perso i propri denti naturali a causa di una cattiva igiene e della prevenzione insufficiente, dato coerente col fatto che il 15-20% dei giovani adulti (35-44 anni) presenta gravi problemi alle gengive (fattore di rischio per la perdita dei denti. La gamma delle patologie orali e' molto diffusa e poco nota: si va dalle semplici carie alle malattie periodontali, dai traumi alle ferite sino ai tumori (fortunatamente abbastanza rari) e le infezioni.

Spiega Daniele Benedetti Forastieri, Specialista in Odontoiatria a Senigallia e Milano: ''In assenza di un servizio dentistico pubblico (solo l'8% delle prestazioni sono rese dal SSN e di solito per protesi e urgenze), ci si affida al professionista che 'costa meno'''.

Ma a cosa rinunciamo? ''Non certo al guadagno del dentista - avverte lo specialista - piuttosto alla qualita' dell'intervento che ci verra' proposto. Materiali piu' scadenti o meno sicuri, personale meno preparato, con un numero inferiore di ore di formazione alle spalle. Eppure anche la bocca, come il cuore, merita l'eccellenza delle prestazioni.

Per questo motivo e' importante affidarsi ad un professionista esperto, con molte ore di lavoro alle spalle, in questo come in altri mestieri, la quantita' di ore dedicate alla formazione fa la differenza tra la reale bravura e la mediocrita': circa 10mila ore che corrispondono a dieci anni di esperienza costante''.

''Il secondo problema - prosegue il medico - e' quello della qualita' dei materiali, questione che non viena mai discussa con il paziente: le persone non sono affatto informate su questo aspetto quindi si affidano e non fanno domande. Al contrario anche in questo campo ci sono grandi differenze tra le aziende alcune delle quali forniscono vere e proprie garanzie e certificazione della qualita' dei materiali in tutte le fasi della filiera produttiva, mentre in alcuni casi non ci sono controlli sui materiali importati che possono non rispondere alla normativa Europea''.

Insomma, per non incorrere in brutte sorprese, l'utente finale deve sapere ''innanzitutto che un prezzo troppo basso prevede un risparmio su qualche aspetto del procedimento. Poi che va prestata una grande attenzione anche alla diagnostica, ossia ai metodi di imaging sui quali poi verra' fatto il piano terapeutico'' . E che ''la qualita' alza i costi di produzione, se costa poco, vale poco e invece di durare vent'anni ne durera' solo 5 o 6''.
red/mpd (ASCA)

I PESTICIDI POSSONO PROVOCARE LA Sla


di  Federico Rucco
Il procuratore Guariniello apre una inchiesta sul nesso tra l'uso dei pesticidi e la diffusione della sclerosi laterale amiotrofica tra i contadini.Veleni in circolazione, dai campi alle nostre tavole.

La Sla, sigla che sta per sclerosi laterale amiotrofica, è una micidiale malattia che non dà scampo a chi ne viene colpito. Fino ad ora era nota per il rischio elevato tra i calciatori. Ma sulla base di alcune rilevazioni adesso viene associata anche agli agricoltori: in questi ultimi anni ci sono stati 123 casi in Piemonte di contadini ad essersi ammalati di Sla. 

Questa connessione emerge dall’analisi delle schede di dimissioni ospedaliere che il magistrato torinese Raffaele Guariniello aveva chiesto di raccogliere alla Regione Piemonte attraverso le Asl. Dei 123 casi presi in esame, venti risultano avere un’età inferiore ai 30 anni. Il prof. Adriano Chiò, direttore del centro regionale per la Sla, presso l’ospedale Molinette afferma che : “Il periodo di esposizione più importante al rischio è fra i 15 e i 30 anni di vita. Per quanto riguarda l’agricoltura, non è detto che siano quanti svolgano o abbiano svolto questo lavoro ad essere più a rischio di altre categorie. Conta l’essere stati a contatto, e a lungo, con l’ambiente agricolo”. Ed è questo il nesso su cui sta indagando il procuratore Guariniello, reduce dalla lunga inchiesta e dalla condanna inflitta all'Eternit. Secondo Guariniello: “Vi sono solo ipotesi di lavoro, in questo caso sospettiamo dei pesticidi e di altre sostanze tossiche largamente usati in agricoltura, analogamente con quella del trattamento chimico per i campi di calcio, almeno di certi campi di calcio”. Il magistrato torinese ha chiesto alla Regione di estrapolare dalle schede di dimissioni ospedaliere i dati relativi a questa malattia ma anche ai tumori al cervello suddivisi per categorie professionali. Per i tumori al cervello intende verificare l’eventuale correlazione con l’uso prolungato del cellulare, ma su questo versante l’incrocio dei dati ospedalieri con quelli in possesso dell’Inps è ancora in fase di elaborazione.  

Secondo uno studio condotto dalla dott.ssa Gentilini  “Possiamo con ragionevole certezza affermare che la relazione fra pesticidi/fitofarmaci e tumori umani, in particolare linfomi, mielomi e leucemie, ma anche diversi tumori solidi, è stata ormai dimostrata in modo inequivocabile per gli agricoltori o per i lavoratori esposti; la dimostrazione che l’esposizione a dosi “ambientali” sia parimenti pericolosa è certamente più ardua (anche perché è ormai difficile trovare popolazioni di controllo veramente non esposte), tuttavia è difficile pensare di poter “assolvere” queste molecole, ormai entrate nel nostro habitat, anche se assunte a dosi inferiori rispetto alle esposizioni lavorative”. 

Molte di queste sostanze usate in agricoltura rientrano fra gli “endocrin disruptor”, ovvero “inferenti” o “disturbatori endocrini”: si tratta cioè molecole in grado di interferire, anche a dosi bassissime, con funzioni delicatissime quali quelle ormonali, immunitarie, metaboliche, riproduttive: la diminuzione della fertilità maschile con diminuzione sia nel numero che nella motilità degli spermatozoi, disturbi alla pubertà, endometriosi, malformazioni (in particolare a carico dell’apparato genitale), patologie neurodegenerative come il Parkinson, disfunzioni tiroidee sono solo alcuni degli effetti segnalati. Tutto ciò dà ragione della crescente attenzione e preoccupazione circa gli effetti di queste molecole da parte delle più importanti istituzioni a livello nazionale ed internazionale. 

DISOCCUPAZIONE AL 10,8%: È RECORD STORICO. A GIUGNO +2,7% RISPETTO AL 2011


È record storico per la disoccupazione. A giugno, fa sapere l’Istat, il numero dei disoccupati è di 2 milioni 792 mila. Si tratta del massimo dal 2004: la disoccupazione nel nostro Paese è al 10,8%, il dato più alto dalle serie storiche mensili, vale a dire dal primo gennaio 2004. L’Istituto nazionale di statistica ha spiegato che si tratta anche, guardando alle serie trimestrali, del dato più alto dal terzo trimestre 1999. Con aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio 2012 e di 2,7 punti rispetto a giugno dell’anno precedente.

I GIOVANI – In calo invece il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni che a giugno si è attestato al 34,3% in discesa di 1 punto rispetto a maggio. I giovani disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione della fascia di età 15-24. Sono 608mila invece i giovani in cerca di occupazione.

DONNE E UOMINI – L’incremento congiunturale della disoccupazione a giugno, interessa sia la componente maschile che quella femminile: gli uomini disoccupati sono aumentati del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le donne del 2,5%. È salita invece di 0,3 punti percentuali (quella maschile) rispetto a maggio, portandosi al 10,0%. Idem per quella femminile che ha segnato una variazione positiva di 0,3 punti attestandosi al 12,0%.

INFLAZIONE – Buone notizie invece dall'inflazione. A luglio, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), comprensivo dei tabacchi, registra una variazione congiunturale nulla e un aumento del 3% rispetto a luglio 2011 (era +3,3% a giugno). Lo rende noto l’Istat in un comunicato. L’inflazione acquisita per il 2012 resta al 2,8%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è stabile al 2,2%. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo risulta stazionario al 2,3%. Rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende al 3,8% (dal 4,2% del mese precedente) e quello dei prezzi dei servizi resta al 2,0%. Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si riduce di quattro decimi di punto rispetto al mese di giugno. A luglio, si rilevano tendenze alla decelerazione della crescita dei prezzi al consumo per gran parte delle tipologie di prodotto, con particolare riferimento ai Beni energetici, regolamentati e non, ai Tabacchi e ai Servizi relativi ai Trasporti. 

COMUNICATO CONGIUNTO DELLE FEDERAZIONI SPORTIVE AERONAUTICHE


Le Federazioni Sportive Aeronautiche, firmatarie il presente documento, esprimono la loro più profonda indignazione e rammarico nell'apprendere la notizia che il Senatore Leoni ha provveduto ad inserire nel Disegno di Leggedenominato "Spending Rewiew" un emendamento con il quale si auto rinnova per un ulteriore anno il mandato di Commissario Straordinario dell'Ente Pubblico Aero Club d'Italia.

Ricordiamo che il Senatore Leoni, già da oltre un anno e mezzo Commissario Straordinario dell'Ente, si è segnalato per essere stato incapace ad assolvere il mandato conferitogli, come deliberato dal Consiglio di Stato, per aver sprecato denaro pubblico nella gestione dell'ente, per aver compiuto atti che integrano l'abuso di potere, per aver distratto denaro pubblico compiendo azioni che sono state denunciate per peculato e truffa ai danni dello Stato.

E' osceno (come scrive in data 28 u.s. Sergio Rizzo sul Corriere della Sera) che sia egli stesso ad aver promosso un emendamento ad personam, inserito nottetempo dalla Commissione Bilancio del Senato nel al D.L. Spending Review, auto-reiterandosi nel proprio mandato.

Maggior rammarico suscita il fatto che la proroga dell'incarico di Commissario Straordinario sia inserita in un decreto che dovrebbe prevedere un risparmio di spesa. Anziché assolvere in fretta al proprio mandato e permettere l'insediamento del Consiglio di Amministrazione dell'Ente, che svolge gratuitamente le sue funzioni, viene reiterata per un ulteriore anno una carica che comporta compensi al Senatore Leoni così come previsto nel D.M. 17/12/2010 a firma del Ministro Matteoli.

Siamo costernati nell'assistere a logiche appartenenti al peggior utilizzo della politica esclusivamente diretta a favorire se stessi e al mantenimento della propria carica, in spregio ai principi di gestione democratica della cosa pubblica, e con l'aggravante che ciò sia posto all'interno di provvedimenti di un Governo tecnico che dovrebbe migliorare l'Italia e costituire un segnale di svolta all'esito del fallimento di un precedente Governo politico il cui Presidente più volte è stato censurato proprio sull'asserito presupposto di tutelare sé stesso con leggi "ad personam".

Quanto oggi denunciato è stato oggetto di ampia censura sui maggiori quotidiani nazionali quali ad esempio "Il fatto Quotidiano" e "La Stampa" che ieri ha pubblicato la notizia, addirittura, in prima pagina con autorevole articolo a firma di Mattia Feltri.

Le Federazioni Aeronautiche firmatarie chiedono fermamente che l'emendamento in questione venga immediatamente ritirato e che finalmente il Governo intervenga, come richiesto  da autorevoli esponenti di entrambe le Camere del Parlamento, nominando un Commissario individuato in persona capace a svolgere il chiaro e semplice mandato, infruttuosamente ad oggi affidato al Senatore Leoni con D.M. 17/12/2010, al fine di  cancellare questo inaccettabile vulnus alla serietà che dovrebbe contraddistinguere la sua azione. 

FIVL - Federazione Italiana Volo Libero (deltaplano e parapendio) - http://www.fivl.it
FIAM - Federazione Italiana Aeromodellismo - http://www.fiamaero.it/
FIPaS - Federazione Italiana Paracadutismo Sportivo - http://www.fipas.it/
FCAP - Federazione Italiana Costruttori di Aeromobili Amatoriali e Storici - http://www.federazionecap.it/

lunedì 30 luglio 2012

CRISI, CONTRIBUENTI.IT: ITALIA, BOOM DI CAPITALI ALL'ESTERO, 110 MLD NEL 2012.


Fra i capitati ritirati dagli investitori internazionali e quelli portati all'estero dagli investitori italiani, hanno lasciato complessivamente il paese 110 miliardi di euro, circa il doppio della cifra registrata nel primo semestre del 2011

Un terzo del saldo negativo è costituito da danaro italiano. Non si registrava una simile fuga di capitali all’estero dal 2008, anno di inizio delle rilevazioni statistiche da parte di KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it Magazine dell’Associazione Contribuenti Italiani.

Poveri possidenti e ricchi nullatenenti” intimoriti dalle burrasche che scuotono i mercati finanziari e dalle manovre finanziarie lacrime e sangue del Governo Monti, spostano sempre più stesso i loro capitali in paradisi fiscali per non pagare le tasse.

La sfiducia riflessa nell'aumento record del differenziale di rischio del debito italiano – afferma Vittorio Carlomagno presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani - ha comportato nei primi 6 mesi del 2012 una fuga di capitali finanziari dall'economia senza precedenti”.

"La Guardia di Finanza, oggi, non dispone di risorse sufficienti per combattere fino in fondo l'evasione fiscale. E’ stata disarmata, lasciata priva di fondi con grave nocumento anche in danno dei diritti dei contribuenti - afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Devono scendere subito in campo gli 007 per scoprire chi sono gli effettivi proprietari delle cassette di sicurezza o di conti correnti che puntualmente, ogni anno, vengono aperti nei principali paradisi fiscali ".

SPENDING REVIEW, SCATTA OBBLIGO DI PRINCIPIO ATTIVO IN RICETTA PER MEDICI DI FAMIGLIA


La spending review del governo ha inglobato una modifica sulla prescrizione dei farmaci, in cui si impone al medico di indicare non il nome del farmaco, ma solo del principio attivo. La novità proviene da un emendamento votato in commissione Bilancio al Senato e naturalmente non è piaciuta alle case farmaceutiche, che non hanno nessun interesse a promuovere l’adozione dei generici.

Secondo l’emendamento, i medici sono tenuti ad indicare nella ricetta il nume principio attivo (ad esempio acido acetilsalicilico) se esistono diversi farmaci equivalenti. Potranno continuare ad avere i farmaci di marca solo i malati cronici che già lo utilizzano.

Le associazioni dei medici di famiglia sono preoccupate dei “rischi” che una simile norma introdurrebbe, come l’importazione di principi a basso prezzo da paesi extra-Ue (vedi Cina).
Le aziende farmaceutiche (rappresentate da Farmindustria) dal canto loro vedono minacciato il ricco mercato dei farmaci di marca in Italia (il 90% dei farmaci venduti in Italia è di marca, contro circa il 38% della Germania e circa il 30% della Gran Bretagna. La media in Europa è il 50%).

Il medico che indicherà la marca del farmaco dovrà aggiungere la motivazione per cui lo prescrive.

Per i medici di famiglia indicare il principio attivo ingenererà confusione nella ricetta, con l’effetto che il medico non saprà effettivamente quale farmaco effettivamente il paziente utilizzerà. Inoltre, secondo il presidente della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo, non ci sarà un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale, che comunque rimborsa solo il farmaco generico equivalente a costo minore (ora l’eventuale differenza, se un paziente sceglie un farmaco di marca, è a carico del paziente stesso).

Secondo il rapporto dell’Osservatorio sull’impiego dei medicinali dell’Aifa sull’uso dei farmaci nel 2011 la spesa pubblica per farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale è stata pari a 12 miliardi, con un meno 4,6% rispetto al 2010.

Efficacia dei generici

Sui farmaci senza marca rimangono ancora molti dubbi tra il pubblico . Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, dice che addirittura questa diffidenza arriva proprio dai camici bianchi. “Un’indagine ha dimostrato che il 58% dei medici italiani confessa perplessità sui medicinali equivalenti”, ricorda l’esperto. Fra gli scettici, “il 60% esprime dubbi sull’efficacia dei senza marca e il 40% sulla tollerabilità. Timori assolutamente infondati che purtroppo, pur all’interno della classe medica, rispecchiano quelli della gente comune”, dice lo scienziato.

Secondo il presidente di Assogenerici Giorgio Foresti, la situazione è cambiata in Italia e siamo ormai pronti culturalmente ai generici. “Oggi in alcune importanti aree terapeutiche, come quella cardiovascolare, i farmaci beta-bloccanti generici toccano quota 20% a volumi. Se consideriamo la classe degli inibitori di pompa per l’ulcera, tra cui il lansoprazolo, arriviamo al 30%”.

Dall'ultimo rapporto Censis emerge che oltre la metà degli italiani (il 53,3%) ha aumentato nel 2009 il ricorso ai farmaci fuori brevetto, anche a causa del loro costo più basso rispetto ai “griffati”. Ancora Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg)ribadisce che i farmaci generici sono esattamente come quelli di marca, come una edizione di un romanzo tascabile ha lo stesso contenuto dell’edizione più costosa. 

IL FRIULI ASPETTA LA COPPA DELLE REGIONI DI PARAPENDIO ED ASSEGNA ALL’ALTO ADIGE IL TITOLO DI DELTAPLANO


Due importanti eventi si alternano nei cieli del Friuli: dopo il campionato di deltaplano, arriva la Coppa delle Regioni di parapendio, finale di tutte le competizioni regionali.

Sarà ospitata a Gemona (Udine) dal 3 al 5 agosto ed organizzata dallo staff di Volo Libero Friuli in collaborazione con le associazioni Ali Libere Gemona, Centro Friulano Parapendio e Into The Wild. E' prevista la partecipazione da ogni parte d'Italia fino ad un massimo di 110 piloti secondo le classifiche nazionali di merito dello scorso anno.


Il centro operativo della competizione è posto presso l'Hotel da Willy, l'atterraggio ufficiale in località Orvenco nel comune di Artegna. Come decollo ufficiale della manifestazione è stato scelto quello sul monte Cuarnan, sopra Gemona a quota 1180 msl, un ampio prato con un'incantevole vista su tutta la piana friulana, e da dove i piloti spiccheranno il volo in un comprensorio dal fascino straordinario. Secondo le condizioni meteo, il direttore di gara Matteo Di Brina potrà scegliere percorsi di gara praticamente in ogni direzione per chilometri di avventura su paesaggi mozzafiato. L'attività termica e l'ottima esposizione ai venti di questo sito di volo in recenti competizioni hanno consentito di superare i 70 km di tracciato.

Il programma prevede un primo giorno d'ambientamento e due di gara, sabato e domenica, con premiazioni al termine. Il fine settimana propone ad ospiti e piloti la rievocazione storica "Tempus Est Jocondum", teatro naturale il centro storico di Gemona, dove il pubblico sarà coinvolto in animazioni e giochi in un'atmosfera fuori dal tempo alla luce di torce e fiaccole, mentre nelle taverne gli osti serviranno menù medievali. Bandita severamente la plastica in piena sintonia con lo spirito della festa.

A proposito del campionato nazionale di deltaplano, l'altro mezzo che insieme al parapendio costituisce la disciplina di volo libero, cioè senza motore, questo si è appena concluso con 80 piloti in volo nei cieli di Carnia. Dopo una settimana di gare l'alto atesino Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, ha scalzato dal titolo il corregionale Anton Moroder, lasciando alle spalle il trentino Christian Ciech ed il parmigiano Filippo Oppici. La classifica assoluta registra la vittoria dell'austriaco Manfred Ruhmer che, come numerosi altri piloti stranieri, ha potuto partecipare grazie alla formula open prevista dal regolamento. 

venerdì 27 luglio 2012

ARGENTINA: “PROVOCATORIE LE MANOVRE MILITARE BRITANNICHE NELLE MALVINE”


Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Argentina ha condannato la “condotta provocatoria” del Regno Unito, per il lancio di missili nelle acque delle Isole Malvine (in inglese conosciute come Falkland) tra il 16 e il 27 luglio, all’interno di manovre militari.

In un comunicato di condanna, si sottolinea come il governo britannico, con simili esercitazioni, cerca ancora una volta di mettere in mostra la propria potenza militare, minacciando in questo modo non solo la sicurezza dell’Argentina ma di tutta l’America Latina.

Secondo la nota ufficiale, queste manovre sono illegittime e violano la risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), che richiede ad entrambi i paesi di astenersi dall’intraprendere decisioni unilaterali nell’ambito di quanto accade nell’Atlantico del Sud).

Queste manovre, secondo il comunicato, “sono inoltre contrarie alla volontà dei paesi della regione, che hanno rifiutato simili esercitazioni militari attraverso molteplici dichiarazioni del Mercosur, dell’UNASUR e del Gruppo di Rio”

"E’ condannabile inoltre che il Regno Unito disattenda le richieste della regione e persista con le sue condotte provocatorie, che sono contrarie alla ricerca di una soluzione pacifica della disputa, come lo esigono le numerose risoluzioni delle Nazioni Unite ed i suoi obblighi come membro di questa organizzazione”, ha concluso il comunicato. 

LA FORZA DI RIA


Cari amici, 

La settimana scorsa Ria, un'iscritta di Avaaz nel Regno Unito, ci ha spedito queste parole:


"Ho 65 anni, sono malata terminale di cancro e mi rimane poco da vivere. Per colpa della mia malattia posso fare molto poco. Mi spezza il cuore vedere il livello di violenza e ingiustizia cui siamo arrivati e lo stato in cui versa il mondo oggi. Attraverso la vostra organizzazione perfino io posso fare la differenza e provare a migliorare il mondo in cui viviamo prima di lasciarlo. Questa è un'azione positiva e pacifica che mi dà un grande conforto. Non sono più impotente e inerme: posso votare, e ora ho il potere di cambiare le cose. 

Grazie per avermi dato questa opportunità preziosa in un tempo come il nostro. La pace e la democrazia in Siria sarebbero per me "un ultimo regalo" fantastico. Comunque, vi ho inviato questo messaggio solo per dirvi grazie per dare a così tante persone di cuore una voce che ora è ascoltata in tutto il mondo. 15.000.000! Che voce con cui essere ascoltati. Grazie a tutti voi".

Abbiamo letto questo messaggio durante una chiamata in cui era presente tutto il team mondiale. Eravamo così scossi che abbiamo raccolto le nostre foto con messaggi di speranza e affetto da mandare a Ria per esprimerle la nostra gratitudine. E poi abbiamo capito che Ria meritava molto più di un ringraziamento che le avrebbe potuto dare un membro del team. 

Quando abbiamo lanciato Avaaz 5 anni fa ci dicevano che era impossibile costruire una comunità mondiale basata su valori condivisi oltre i confini nazionali perché siamo troppo diversi fra noi. Ma abbiamo imparato che i legami che ci uniscono nonostante età, nazionalità, razze e religioni diverse, sono immensamente più forti di tutto quello che invece può dividerci. E settimana dopo settimana ci uniamo per cambiare il mondo in cui viviamo, e vinciamo. 


Questo è quello che Ria ha espresso magnificamente. Dedichiamole due minuti del nostro tempo per ringraziarla per le sue parole e condividiamo i nostri messaggi di speranza: è sintonizzata in diretta sulla pagina dalla sua casa in Inghilterra mentre le nostre parole e foto scorrono: 



TUTTI I REGALI DI MONTI A CASTE E POTERI FORTI E PERCHÉ VOGLIONO CONFERMARLO ALTRI 5 ANNI


Tutti i regali del governo Monti ai poteri forti e alle caste italiane; ha purgato il ceto medio-basso tenendo buoni i potenti: da Confindustria ai Notai, la casta delle slot machine e altri; La volontà di confermare altri 5 anni Monti alla guida del paese: ecco i motivi e chi ci guadagna. Approfondimenti.

Editoriale a cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

Fino a poche settimane fa, chiunque osasse solo pronunciare la parola elezioni veniva definito senza mezzi termini "un pazzo incosciente" perché fermare l'azione del governo e affrontare in questo momento una campagna elettorale "ci avrebbe esposto al massacro da parte degli speculatori". Improvvisamente invece, "per fermare gli speculatori" ci vogliono le elezioni anticipate.

L'anonimo "mostro astratto" della speculazione: gli speculatori sono le banche amiche di Mario Monti...

Prima di entrare nel merito della questione, una necessaria premessa: gli speculatori, presentati all'opinione pubblica come un "anonimo mostro astratto" sappiamo bene chi sono, ovvero quel manipolo di potenti banche d'affari che Mario Monti conosce molto bene, avendo collaborato con alcune di loro, in una tra l'altro, Morgan Stanley, ci lavora suo figlio; la banca a cui Mario Monti ha dato 2,5 miliardi all'inizio dell'anno. Banche che, anche mediante le potenti multinazionali che gestiscono, hanno in mano l'80% dei mercati mondiali, e condizionano a loro uso e consumo i mercati finanziari, capaci di far lievitare lo spread di una nazione con la facilità con la quale un uomo si gratta la pancia. Banche che sono parte integrante del "circuito bilderberg" di cui Monti è espressione. 

Questo, per dire che aumenti dello spread e altri sconvolgimenti non sono certo 'casuali', bensì questo genere di 'crisi' sono stabilite a tavolino, per ottenere un risultato: che nel Novembre scorso fu quello di farsi consegnare le chiavi del paese, che hanno affidato al loro uomo di fiducia Mario Monti, che da sempre cura i loro interessi: ed oggi potrebbe essere la conferma dello stesso alla guida del paese; eventualità che ai partiti del sistema, che rappresentano vari gruppi di potere che hanno forti interessi, non dispiace affatto, per i motivi illustrati di seguito...

Monti ha purgato i cittadini ma ha dispensato leggi favorevoli e regalie ai "poteri forti nazionali" e alle caste che sono rappresentate dai partiti che lo sostengono...
Mario Monti in questi mesi ha dimostrato ai partiti di conciliare perfettamente i loro interessi con quelli dell'eurocrazia che egli rappresenta; Monti non ha mai calpestato gli interessi dei partiti, o meglio dei poteri di cui essi sono rappresentanti; 

Tradotto all'atto pratico, il governo Monti ha purgato i cittadini, il ceto medio e medio-basso, ha piegato l'Italia alle volontà degli eurocrati, e ha ceduto loro la nostra sovranità nazionale - con la recente ratifica di MES Fiscal compact -  ma ha dispensato vantaggi anche ai "poteri forti nazionali", a cui fanno riferimento i partiti: ad iniziare dalle banche commerciali italiane, che hanno ottenuto numerose regalie e leggi favorevoli:l'abbassamento della soglia per le transazioni in contanti che ha costretto milioni di persone ad aprire conti correnti, le ha accontentate sulle "commissioni di massimo scoperto", il cosiddetto "decretino per le banche" approvato "alla chetichella", e infine ha consegnato la RAI nelle loro mani, la signora Tarantola, vice direttore generale i Bankitalia e Gubitosi, manager di "Bank of America". 

Anche Confindustria certo non può lamentarsi di Mario Monti: lasciamo perdere che sulla stampa hanno finto di non essere soddisfatti, una evidente "manfrina mediatica", mentre Monti purgava i lavoratori non potevano mica complimentarsi apertamente con lui; LE "CHIACCHIERE" LASCIAMOLE A CHI NON RAGIONA E AFFIDA LA SUA OPINIONE AI MASS MEDIA DI SISTEMA: ANALIZZIAMO I DATI DI FATTO: e questi ci dicono che con la "riforma" del lavoro Confindustria ha ottenuto leggi a cui ambiva da sempre, come l'annullamento dell'art.18 che avevano provato, invano, a far approvare a Berlusconi, costretto alla retromarcia dalla massiccia perdita di consensi che ciò avrebbe provocato. 

I notai grazie a Mario Monti guadagneranno di piùMonti ha eliminato la "tariffa massima" e quindi potranno applicare tariffe ancora più alte: e se pensiamo che i cittadini per alcune pratiche non possono fare a meno di rivolgersi a loro, e che tramite le associazioni di categoria potranno mettersi d'accordo sulle tariffe da praticare, sicuramente aumenteranno considerevolmente: in Italia chi acquista e chi vende un immobile paga migliaia di euro per poco più di una firma... mentre all'estero queste pratiche sono gestite da uffici comunali o statali con tariffe di poche centinaia di euro.

In tema di "regali alle caste" non si può non citare i 285 milioni regalati alla casta delle slot machine; il governo Monti avrebbe potuto annullarlo. Si tratta delle stesse società che evasero 98 miliardi e ne hanno pagati 2,5, uno sconto del 96%; il colonnello della GdF Rapetto che ha scoperto la frode è stato "premiato" con la rimozione dall'incarico. I regali e favori fatti alla "casta dei videopoker" sono numerosi: l'On. Garavini del PD ha ammesso candidamente che in parlamento ci sono troppi amici dei re delle slot, e si vede a chiare lettere: peccato anche il suo partito non si sia opposto alle regalie dei governi, Berlusconi prima, Monti poi; ma come tutte le altre opposizioni, hanno preferito strizzargli l'occhio e mantenerci buoni rapporti. Per saperne di più leggi l'articolo ECCO TUTTI I REGALI ALLE LOBBY DELLE SLOT...

Di altri regali alle caste, i cosiddetti "Lodi ad societas" ne parla l'articolo Il governo e i lodi nascosti "ad societas" da Caltagirone a Berlusconi fino a D&G: (da notare che i CALTAGIRONE di cui parla l'articolo sono la famiglia della moglie di Pierferdinando Casini, la sig.ra Azzurra Caltagirone)

Le numerose "caste italiane" hanno mantenuto TUTTI i loro privilegi e benefit, le famose "liberalizzazioni" invece di colpire le vere caste avrebbero dovuto colpire i tassisti, che certo non sono una casta scandalosa, e alla fine comunque non sono stati colpiti nemmeno loro.

Per poter agire liberamente e fare gli interessi dei poteri forti che egli rappresenta e dell'eurocrazia a loro legata, MarioMonti ha dovuto "tenere buoni" tutti i poteri forti nazionali e le caste che avrebbero potuto nuocergli, inoltre confindustria e le varie "caste nazionali" sono BEN RAPPRESENTATE dai partiti politici che sostengono il suo governo, una sorta di "tacito accordo" sulla pelle dei cittadini. Per questi motivi, il governo Monti, sta bene a tutti, i partiti anziché litigare tra di loro, hanno trovato il modo per governare tutti insieme, ciascuno coltiva gli interessi dei propri poteri/caste di riferimento, e governarono felici e contenti: SULLA PELLE DEGLI ITALIANI...

Elezioni subito: ecco perché stanno bene a tutti.

Dopo la lunga, ma necessaria premessa, fondamentale per evidenziare i motivi per cui il governo Monti "ha messo tutti d'accordo", vediamo perché la casta vuole anticipare le elezioni:

EMERGENZA SPREAD: ormai il giochino è fin troppo chiaro. Con la scusa della situazione di emergenza, reale o costruita mediaticamente (visto che lo spread che a Novembre ci avrebbe fatto fallire, e che è diminuito pochissimo, oggi non sembra più una minaccia...) ci impongono il loro volere: con la scusa dell'emergenza, giustificheranno agli italiani le elezioni anticipate, con la quale probabilmente confermeranno Monti alla guida del paese: ma non è detto. Potrebbero identificare un altra figura, inserendo Monti nel governo come Ministro dell'Economia: un governo guidato da Monti "dietro le quinte", un po' come Berlusconi guida il PDL, affidato ufficialmente ad Alfano, da dietro le quinte.

Perché confermare Monti? Il centrosinistra vincerebbe le elezioni: ma vista la drammaticità della situazione che si verrà a configurare grazie al fiscal compact che loro stessi hanno ratificato, guidare il paese non sarà facile: o meglio, un partito politico rischia la distruzionein termini di consensi. Il prossimo governo, per tenere fede agli impegni assunti dovrà effettuarenuovi pesanti tagli alla spesa pubblica, che si concretizzeranno probabilmente con il licenziamento di migliaia di statali, sicuramente dilazionati in più tranche, sempre con la giustificazione dell'emergenza. Intervistati, i deputati hanno finto di non sapere cosa prevede il fiscal compact, ma in realtà sanno benissimo che l'Italia dovrà sganciare 45 miliardi all'anno per 20 anni, somma che probabilmente lieviterà, visto che i conti pubblici sono in via di peggioramento: per riportare il rapporto debito pubblico/PIL - che oggi è al 126% - sotto il 60%, ad oggi sono necessari 45 miliardi all'anno per un ventennio, ma visto che il PIL è in contrazione mentre il debito è in aumento, potrebbero esser necessari 50 miliardi all'anno.A questi si devono sommare inoltre i 125 miliardi di euro di quota iniziale per aderire al MES, che in seguito potrà esigere dagli stati aderenti qualsiasi cifra, che dovrà essere corrisposta entro 7 giorni. Al centrosinistra guidare il paese nei prossimi anni non appare per niente conveniente: non lo sarebbe, ovviamente, nemmeno per il centrodestra, che però sarebbe destinato ad una sonora sconfitta, e vede nel grande inciucio la possibilità di restare al governo e poter contrattare per i propri interessi; Berlusconi per altri 5 anni sarebbe in cassaforte dal punto di vista giudiziario, ed oltre ad avere la garanzia che non saranno toccati i suoi interessi, probabilmente riuscirebbe a ritagliarsi ulteriori benefici. Qualche settimana fa con il dossier pubblicato da l'Espresso è emerso che il cavaliere avrebbe pensato di sostenere la candidatura a premier dell'ambizioso sindaco di Firenze, che ovviamente avrebbe presumibilmente restituito il favore offrendogli ampie garanzie; ma con la conferma di Mario Monti il problema sarebbe superato. Uno scenario che sicuramente farà entusiasmare il trio Fini-Casini-Rutelli, senza dubbio i maggiori sostenitori di Mario Monti, che con il loro 5-6% di consensi avranno la possibilità di restare in sella come grandi protagonisti dello scenario politico. Casini e Rutelli che, non ce lo dimentichiamo, il Dicembre scorso avallarono in toto la sanguinaria manovra montiana, chiesero sacrifici ai pensionati, per poi volare alle Maldive per festeggiare il capodanno, insieme al Presidente del Senato Schifosani, in uno dei residence più esclusivi e lussuosi del mondo, da 5.700$ a notte.

 di Alessandro Raffa per nocensura.com

LA CLASSIFICA DELLE REGIONI E DEI COMUNI PIÙ INDEBITATI D'ITALIA


Repubblica pubblica oggi in un articolo a firma di Roberto Petrini una tabella della Cgia di Mestre riguardante i debiti degli enti locali. Spiega il quotidiano:

La sola spesa per interessi, su mutui, prestiti e operazioni finanziare, ammonta per tutte le Regioni italiane a circa 2,1 miliardi all’anno: una somma sostenibile solo se i trasferimenti arrivano a destinazione e se, come è accaduto in Sicilia nei giorni scorsi, la Ragioneria generale dello Stato firma, all’ultimo momento, un «assegno » da 400 milioni. Una situazione assai critica che, in momenti di grave difficoltà per la finanza pubblica, apre la strada ad un ulteriore aumento delle tasse.

il grafico:

Il rischio è che per ripianare i debiti, come annunciato, gli enti locali debbano intervenire alzando ulteriormente l’aliquota Irpef nel 2013. 


SIRIA: AMNESTY INTERNATIONAL CONTINUA A RICEVERE NOTIZIE SU UCCISIONI SOMMARIE DA PARTE DELLE FORZE GOVERNATIVE E DELL'OPPOSIZIONE ARMATA


© LO/AFP/GettyImages

Amnesty International ha dichiarato oggi che le notizie provenienti dalla Siria, relative a omicidi deliberati e illegali commessi dalle forze governative e dai gruppi dell'opposizione armata, rendono imperativa la necessità che tutte le parti coinvolte nel conflitto rispettino il diritto internazionale umanitario.
 
All'inizio della settimana, in punti diversi di al-Mazzeh, alla periferia della capitale Damasco, sono stati ritrovati i corpi di 19 uomini e di un bambino. Secondo gli attivisti locali, sarebbero stati uccisi dalle forze governative che li sospettavano di aver aiutato i gruppi ribelli attivi nell'area. Alcuni dei corpi avevano le mani legate dietro la schiena e altri portavano i segni visibili delle torture subite prima di essere uccisi.
 
Sebbene non sia in grado di confermare direttamente questi resoconti, Amnesty International sottolinea che casi del genere sono stati riscontrati in altre zone della Siria. 
 
"Amnesty International sta documentando da mesi uccisioni illegali commesse dalle forze statali e dalle milizie governative in Siria. La nostra missione nel nord del paese ha verificato che centinaia di persone, per lo più uomini e ragazzi, la maggior parte dei quali estranei ai combattimenti, sono state uccise in modo sommario dall'esercito e dagli shabiha, spesso al termine di prolungati bombardamenti di quartieri, città e villaggi sospettati di dare protezione ai ribelli e ai loro sostenitori" - ha dichiarato Ann Harrison, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.
 
"Stiamo anche verificando le notizie di uccisioni di membri delle forze di sicurezza dopo la cattura e di altre uccisioni illegali commesse dai gruppi dell'opposizione armata" - ha proseguito Harrison.
 
Secondo una dichiarazione attribuita dalla France Presse al viceministro dell'Interno dell'Iraq, il 19 luglio soldati iracheni avrebbero assistito all'uccisione di 22 soldati siriani da parte dell'Esercito della Siria libera che aveva conquistato un posto di controllo al confine tra i due paesi.
 
Se confermate, queste uccisioni costituirebbero gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e crimini di guerra.
 
Sono centinaia i casi, compresi quelli documentati da Amnesty International, di soldati e miliziani governativi che hanno ucciso deliberatamente ribelli fatti prigionieri, presunti oppositori e altre persone. Più di recente, Amnesty International ha iniziato a ricevere un crescente numero di notizie riguardanti violazioni dello stesso genere commesse dai gruppi dell'opposizione armata.
 
Amnesty International ha visionato video in cui si vedono delle persone uccise sommariamente da membri dell'opposizione armata. 
 
In un video caricato il 5 luglio e girato nella zona di Aleppo, un uomo identificato come Ahmed Fadhel Ahmed, dirigente dei servizi segreti dell'Aeronautica, siede nei pressi di una buca nel terreno prima di essere ucciso con diversi proiettili al busto e alla testa.
In un altro video girato il 15 giugno, un uomo di nome Abu Wa'el Rashid viene lanciato dal secondo o terzo piano di un appartamento di Nabek, nel governatorato di Damasco. La voce fuori campo dice che "questo è il destino per tutti i traditori, di quelli che collaborano con la sicurezza e con gli shabiha". La voce fuori campo attribuisce l'uccisione al battaglione al-Nur, che Amnesty International ritiene sia un gruppo armato salafita che opera al di fuori dell'Esercito della Siria libera.
 
Le informazioni ricevute da Amnesty International, tra cui notizie di stampa, immagini e testimonianze orali, indicano che decine di persone sospettate di lavorare per, o collaborare con le forze di sicurezza siriane e le milizie governative, potrebbero essere state uccise dopo la cattura dai gruppi dell'opposizione armata.
 
L'articolo 3 comune alle quattro Convenzioni di Ginevra, che si applica a tutte le parti coinvolte in un conflitto armato non internazionale come quello attualmente in corso in Siria, vieta "uccisioni di ogni genere" e "l'emissione e l'esecuzione di condanne a morte senza che vi sia una sentenza pronunciata da un tribunale regolarmente costituito".
 
"Nei conflitti armati tutte le parti coinvolte, compresi i gruppi dell'opposizione armata, sono legalmente vincolati al rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario. Chi le viola in modo grave si rende responsabile di crimini di guerra e deve sapere che potrà essere chiamato a risponderne in futuro"  - ha concluso Ann Harrison. 

giovedì 26 luglio 2012

SALUTE: CANCRO PELLE, CABINE RAGGI UV CAUSANO 800 MORTI L'ANNO IN EUROPA


Le cabine abbronzanti a raggi ultravioletti sono responsabili di circa 800 morti l'anno in Europa per cancro alla pelle e coloro che le utilizzano corrono il 20% di rischi in più di contrarre un melanoma.

Secondo uno studio pubblicato dal British Medical Journal (BMJ), su 64 mila casi di melanoma cutaneo (la più grave delle forme di cancro alla pelle) diagnosticati ogni anno in 18 paesi europei, circa 3.438 (pari al 5,4%) sono legati all'utilizzo della cabine a raggi UV.

La ricerca è stata condotta dall'Istituto per la ricerca e la prevenzione internazionale (Ipri) di Lione e l'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano.

Il rischio di melanoma raddoppia se a ricorrere all'abbronzatura artificiale sono persone di oltre 35 anni, hanno sottolineato i ricercatori che fanno appello all'Organizzazione Mondiale della Sanità perché introduca delle limitazioni nell'uso della cabine e vieti l'attività' ai centri estetici che non si sottopongono ai controlli. ''Se l'utilizzo delle cabine abbronzanti non verrà limitato sostanzialmente nei minori e nei giovani adulti a breve termine, andranno prese misure più drastiche'', sottolinea ancora lo studio citando l'esempio del Brasile che ha vietato questo tipo di apparecchiature nel 2009.

Secondo l'OMS, i casi di melanoma cutaneo sono aumentati fra il 3% e il 7% negli ultimi 40 anni nella popolazioni bianche di diversi paesi del mondo, a causa principalmente della moda dell'abbronzatura e della eccessiva esposizione al sole sulle spiagge. (fonte AFP). 

EPATITE B CRONICA: SEI TAPPE WEB PER GESTIRE LA MALATTIA. “UNA NUOVA RISORSA DALLE ASSOCIAZIONI E BRISTOL-MYERS SQUIBB”


Si chiama Path B, uno strumento all’avanguardia su www.pathb.it, con domande e risposte e un diario per annotare i dubbi da chiarire con lo specialista. Il prof. Antonio Craxì dell’Università di Palermo: “Servono informazioni certificate”. Ivan Gardini (EpaC): “È alla portata di tutti”

Un viaggio in sei tappe per comprendere l’epatite B e aiutare i pazienti colpiti da questa malattia, dalla diagnosi alla convivenza con il virus nella vita quotidiana fino alla terapia. Si chiama “PATH B – Il mio percorso web con l’epatite B cronica” e può essere scaricato come strumento interattivo dal sito www.pathb.it. È una risorsa innovativa, consultabile in ogni momento sul proprio computer, con informazioni certificate, indirizzata non solo ai pazienti ma anche ai medici. Il percorso prevede infatti un diario in cui i malati possono annotare i progressi nella terapia o gli eventuali problemi perché li espongano allo specialista durante le visite. “Il miglioramento del rapporto medico-paziente – spiega il prof. Antonio Craxì, ordinario di Gastroenterologia all’Università di Palermo – rappresenta una tappa fondamentale per il successo a lungo termine della terapia. Le persone con epatite B cronica spesso hanno scarse conoscenze sui fattori di rischio, le modalità di trasmissione e su come gestire le relazioni quotidiane. I pazienti più consapevoli hanno una migliore aderenza alla terapia e ottengono maggiori benefici”. Come faccio a sapere se ho l’epatite B? Che cosa comporta il test? Che domande dovrei porre al mio medico? Il mio trattamento sta funzionando? Che cosa significa monitoraggio della malattia? Sono solo alcune della domande a cui risponde “PATH B” (www.pathb.it), realizzato da un comitato internazionale di specialisti e di associazioni di pazienti. “Siamo soddisfatti di aver collaborato, insieme ad altre associazioni europee, alla stesura di uno strumento educativo interattivo per i pazienti con epatite B cronica – afferma il dott. Ivan Gardini, presidente di EpaC Onlus, che ha contribuito per l’Italia alla realizzazione del progetto-. Nelle malattie croniche e per giunta trasmissibili, l’informazione non basta mai. La convivenza con il virus e la gestione di terapie prolungate nel tempo possono incidere notevolmente sulla qualità della vita, perciò è necessario sviluppare costantemente strumenti informativi aggiornati, all’avanguardia e alla portata di tutti, per consentire una migliore gestione della patologia, una maggiore aderenza alle cure e migliorare il dialogo tra medico e paziente”. L’educational service è della World Hepatitis Alliance (WHA) e della European Liver Patients Association (ELPA), con il supporto di Bristol-Myers Squibb. In Italia l’epatite B cronica colpisce circa 700mila persone ma risulta bassa la percentuale di quelle in terapia: molte di più potrebbero trarre benefici da trattamenti efficaci per arrestare l’evoluzione della malattia. La Giornata Mondiale, giunta alla quinta edizione, è promossa dalla World Hepatitis Alliance (una Organizzazione No Profit che rappresenta oltre 280 Associazioni nel mondo che tutelano i malati di epatite B e C) in partnership con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e sarà celebrata in Italia a novembre. Nel mondo i portatori cronici del virus HBV sono circa 350-400 milioni, un numero 7 volte maggiore di quello delle persone infettate dall’HIV. Nel 20% dei casi la malattia cronicizzata può progredire in cirrosi epatica nell’arco di 5 anni.

PATH B

“PATH B” dal 28 luglio sarà disponibile in 7 lingue. È stato lanciato nel Regno Unito nel 2011 e da allora ha ricevuto numerose richieste perché includesse altri Paesi. Ecco perché, a partire dal 28 luglio, sarà esteso a 6 Stati (Italia, Portogallo, Russia, Spagna, Taiwan e Turchia) e, nel corso del 2012, altri saranno coinvolti (inclusi Belgio, Francia, Germania, Grecia, Stati del Golfo e Corea del Sud).

“PATH B” è una risorsa web interattiva (www.pathb.it) e fornisce informazioni certificate attraverso una mappa che illustra la malattia in 6 stadi rispondendo a domande dirette:


1. È possibile che io abbia l’epatite B? (“Come si trasmette l’epatite B?”)
2. Comprendere i miei esami (“Come faccio a sapere se ho l’epatite B?”)
3. La diagnosi (“Come e quanto può incidere l’epatite B sulla mia famiglia, amici e vita sociale?”)
4. Dopo la diagnosi (“Sono obbligato a comunicare ad altre persone che ho l’epatite B?”)
5. Iniziare la cura (“Come può essere curata l’epatite B?”)
6. Il mio percorso a lungo termine (“Come faccio a sapere se il mio trattamento sta funzionando?”)


“PATH B” contiene anche schede informative, consigli per vivere meglio (su stile di vita, nutrizione e relazioni personali) e un diario del paziente che può essere personalizzato con dettagli sul piano di cura, sulla storia clinica e domande da rivolgere al medico. Nel diario è contenuta la sezione “Segui i tuoi progressi” in cui è possibile inserire i risultati dei test per monitorare nel corso del tempo l’efficacia della terapia.

“PATH B” da settembre sarà disponibile anche su www.epac.it.

Per saperne di più: www.pathb.it

QUANTO VALE LA VITA DI UN PRECARIO


Matteo Armellini

Certe notizie raccontano da sole il Paese in cui viviamo e le sue malattie molto meglio di tutte le chiacchiere e di tutte le dissertazioni possibili.

Matteo Armellini era un giovane operaio, precario come quasi tutti i lavoratori della sua età. E' morto nel gennaio scorso a Reggio Calabria, mentre montava il palco per un concerto di Laura Pausini. Nei giorni scorsi è arrivato alla famiglia il risarcimento dell'Inail.  Non arriva ai 2mila euro: per la precisione 1936,80 euro.

L'Inail, Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, è l'ente pubblico che si occupa non solo di risarcire le famiglie dei lavoratori morti o gravemente infortunati sul lavoro ma anche di prevenire quegli incidenti.

La vita di un giovane di 32 anni non la si può risarcire nemmeno con i miliardi, però una cifra del genere è un insulto che copre lo Stato italiano di vergogna. Ma l'Inail si è limitato ad applicare i criteri di risarcimento, che fissano il valore di una vita in base a quanto la vittima aveva guadagnato nei suoi ultimi anni. Lo sanno tutti che i giovani operai precari guadagnano poco, pochissimo.

Questa è la vera emergenza che il governo dell'Italia dovrebbe affrontare. Quella di un Paese in cui si stappa lo champagne perché, al 10 luglio, i morti sul lavoro del 2012 sono “solo” 920 (però senza contare gli immigrati, molti lavoratori al nero e le vittime di lavori usuranti e nocivi, come l'Ilva di Taranto). Quella di un Paese dove i giovani, soprattutto del Sud ma ormai spesso anche nel settentrione, devono tirare avanti con lavoretti precari, malpagati, spesso pericolosi. E se ci rimettono la pelle viene fuori che sul mercato la loro vita non valeva nemmeno 200 euro.

I mercati: da mesi sentiamo ripetere da chi governa l'Italia questa paroletta come se fosse il verbo di Gesù Cristo, che invece era l'opposto. Contano sempre e solo “i mercati”, mai la dignità del lavoro, il diritto alla sicurezza e a un futuro, il valore della vita. 

Un governo che facesse della necessità di affrontare questa emergenza la sua stella polare risolverebbe prima e meglio la crisi, che alle origini è stata provocata proprio da un'orgia di diseguaglianza sociale. Ma soprattutto renderebbe questo Paese un posto molto migliore in cui vivere e far crescere i nostri figli.

Non mi illudo. So che il governo Monti non la farà mai, perché la sua bussola è l'opposto. Ma per noi dell'Italia dei Valori proprio questa dovrebbe essere, all'osso, la missione di un governo di centrosinistra che lavorasse davvero per dare un'alternativa all'Italia. E per questo obiettivo noi continueremo a darci da fare. 


PRONTO AL VIA IL NUOVO AUTOVELOX VERGILIUS


Partirà tra qualche giorno il nuovo autovelox Vergilius. A tre anni dai primi annunci, parte con il prossimo weekend il controllo della velocità media sulle strade statali: venerdì prossimo, 27 luglio, la Polizia stradale lo effettuerà su piccoli tratti dell’Aurelia (alle porte di Roma), della Domiziana (alle porte di Napoli) e della Romea (nei pressi di Marina Romea, nel Ravennate). Il sistema utilizzato, scelto dall’Anas dopo una gara d’appalto non priva di intoppi, è stato chiamato Vergilius e non è altro che la versione aggiornata del Tutor, già in uso dal 2005 in autostrada.

Quindi, la funzionalità del sistema è la stessa: si può controllare sia la velocità media tra due postazioni di rilevamento consecutive (di solito collocate sotto i pannelli a messaggio variabile) sia quella istantanea al momento del passaggio sotto tali postazioni (modalità preferita quando luogo il tratto controllato ci sono condizioni non omogenee, come nebbia o cantieri). Come da sempre imposto dai decreti ministeriali di approvazione, quando il sistema è usato per rilevare la media, non può accertare anche la velocità istantanea e viceversa.

L’unica differenza sostanziale di questa versione del Tutor con quella montata sulle prime autostrade messe sotto controllo è il fatto che la rilevazione non avviene con costose spire annegate nell’asfalto, ma con le consuete telecamere dell’apparato (che già servono per filmare i veicoli e le relative targhe) e con un radar. 

mercoledì 25 luglio 2012

CRISI, È BOOM DEL BARATTO. SI SCAMBIA DI TUTTO: DALL’AUTO ALLA FEDE NUZIALE


Il bello dell’Italia è che, nelle difficoltà, sa rialzare la testa. In una parola: sa arrangiarsi. E non è mica facile, considerando che si vive in un Paese dove la crisi è stata addirittura paragonata alla guerra (Confindustria docet, non l’uomo della strada, giusto per dire).

Ciò detto, gli italiani non si perdono d’animo. Ed eccoli lì, con le tasche vuote, ad arrabattarsi. Come?Ripristinando il ‘vecchio’ baratto e adattandolo al ‘nuovo’ web. Mica una brutta idea. E, soprattutto, mica un fenomeno da poco. Giusto qualche cifra per rendere l’idea: oltre un milione di persone all’anno barattano con un ‘giro’ di 100mila prodotti scambiati al mese.

BARATTO, TREND IN CRESCITA – Ma non solo i privati s’ingegnano. Lo fanno anche le imprese che per affrontare il periodo nero hanno pensato bene di offire macchinari in cambio di manodopera: 2000 imprese di 160 settori, mica una bazzecola. Tant’è che gli esperti già iniziano ad analizzare il trend in crescita: “Si va verso un’economia di autoconsumo”. Economia che non risparmia nessun settore, dalla moda ai generi di prima necessità.

Negli ultimi mesi – dice Paolo Severi, responsabile del sito ‘zero relativo’ – c’è stato un forte incremento negli scambi, soprattutto per i prodotti di prima necessità. Le persone offrono generi alimentari e vestiti per ricevere altri oggetti di uso quotidiano. Si scambiano di tutto, dalle susine del proprio albero ai porta cd. Gli iscritti alla piattaforma sono 30mila, gli accessi al mese 200mila. La fascia d’età – spiega Severi – va dai 30 ai 50 anni e si estende a tutte le zone d’Italia, con una concentrazione maggiore nelle grandi città’.

La gamma dei prodotti in ‘vetrina’ varia a 360 gradi. Dal fucile della seconda guerra mondiale del nonno alle mele del proprio orto, dall’auto alla fede nuziale. Sì avete capito bene, anche quella va a finire online, pronta ad essere scambiata.

La crisi è come la guerra, diceva Squinzi di Confindustria. Ergo, appunto, ci si arrabatta. E quindi, eccoci qui, noi italici squattinati, alle prese con ogni tipo di scambio possibile. Non si riescono a pagare le due ore della babysitter? E allora si offrono in cambio due ore gratuite di lezioni di piano. Non si hanno i soldi per regalare alla fidanzata una bella borsa? Si vendono gli occhiali da sole. Così, tanto per dire.

CHI SONO I ‘BARATTATORI’ – Ma chi sono questi barattatori? Donne, per l’80 per cento. E in maggioranza giovani. ‘Oggi – spiega Luisa Leonini, docente di sociologia dei consumi dell’Università degli studi di Milano – le famiglie devono selezionare delle priorità che non riguardano solo gli oggetti. Esiste inoltre la cosiddetta ‘banca del tempo’ dove si scambiano, al posto degli oggetti, le proprie competenze’.

Da inizio anno sono state quasi 600mila le merci offerte. Il ”barter”, chi baratta sul web, ha a disposizione una molteplicità di siti dedicati allo ‘swapping’, cioè allo scambio. Oltre quelli dedicati alle famiglie crescono sempre più portali specifici per le imprese, in particolare quelle medio-piccole.

E c’è anche chi s’inventa una nuova moneta. Nel sito Weexchange si baratta con gli Weuro, cioè dei crediti. Se si vendono sedie che sul mercato costano 20 euro, nel network saranno a disposizione per un controvalore di 20 Weuro. Se si hanno debiti di 40 Weuro ad esempio, si dovranno mettere a disposizione oggetti per lo stesso controvalore in moneta. Per entrare in questo circuito è necessario avere una partita Iva e pagare una quota associativa annuale e una commissione per ogni transazione.

E per le aziende? Il primo network italiano che mette in contatto le imprese è la BexB, società bresciana che ha all’attivo decine di migliaia di operazioni, circa 25 al giorno. Il circuito si compone di oltre 2.500 piccole imprese che copre circa 160 settori merceologici. BexB ha una quota associativa che varia in base alla classe di fatturato dell’azienda, da 500 a 4mila euro; le provvigioni trattenute vanno dal 2% al 50%.

Le transazioni fatte in rete non riguardano soltanto lo scambio di merci ma anche il tempo che si può dedicare in forma di controvalore, in base alle proprie competenze. Si pagano ad esempio le lezioni di latino offrendo in cambio collaborazione domestica. Ma il web non è l’unico mezzo a trascinare il fenomeno del baratto. Nel novembre dell’anno scorso è stata istituzionalizzata in Italia la ”prima settimana del baratto” dei bed&breakfast. Hanno aderito 300 strutture che hanno scambiato pernottamenti con latinteggiatura di una stanza, di un servizio fotografico o di una cena preparata dai clienti stessi. Insomma, si fa quel che si può.

Il motivo è semplice: C-R-I-S-I. Basta leggere i dati di una recente ricerca elaborata da Intesa San Paolo e dal Centro Luigi Einaudi. Il 12,5%, ovvero un intervistato su otto, dichiara che il proprio reddito è del tutto insufficiente al mantenimento del tenore di vita. Ergo, si naviga e si cerca l’occasione. O, semplicemente, ciò che ci serve senza dover sganciare un euro, ma cedendo qualcosa di nostro. Che non si usa più o di cui vogliamo liberarci. E’ triste? No, è furbo.

E, soprattutto, a sorpresa, sta anche diventando un trend. Sì. Scambiare è cool. L’hanno decretato le fashion victims che non si perdono uno ‘swap party’, eventi dove si scambiano vestiti, scarpe e borse griffate. Basta poco. E anche la necessità diventa moda.

di Rosalba Carbutti