sabato 11 febbraio 2012

APPELLO DI 145 MILIONI DI DOLLARI PER FAR FRONTE ALL'ESODO DEI SUDANESI

Ammonta a 145 milioni di dollari la somma aggiuntiva richiesta dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite peri Rifugiati (UNHCR) per assistere i rifugiati in fuga dai combattimenti negli stati sudanesi di Blue Nile e South Kordofan verso l'Etiopia e il Sud Sudan
Giovani rifugiati provenienti dallo stato sudanese del Blue Nile
raccolgono acqua al campo di Doro in Sud Sudan. © UNHCR/V.Tan
I fondi serviranno ad aiutare – cercando di far fronte alle loro necessità - fino a 185.000 rifugiati sudanesi nei 2 paesi. 

Sono oltre 130.000 i rifugiati sudanesi che – dal giugno 2011 - hanno cercato rifugio in Etiopia e Sud Sudan, in fuga dai pesanti combattimenti tra le Forze Armate Sudanesi e il Movimento di Liberazione Popolare Sudanese – Nord (Sudan People's Liberation Movement - North, SPLM-North) negli stati di Blue Nile e South Kordofan. L'UNHCR prevede inoltre che nei prossimi mesi il flusso di arrivi non si arresterà a causa del protrarsi degli scontri e del peggioramento delle condizioni umanitarie nelle aree interessate dal conflitto. Finora quest'anno nei due paesi sono stati già registrati oltre 30.000 rifugiati, un flusso di arrivi andato oltre le previsioni effettuate durante la normale programmazione per il 2012.  

Molti dei nuovi arrivati si trovano in remote aree di confine vicine alle zone degli scontri. Su Elfoj nello stato di Upper Nile e sull'insediamento di rifugiati di Yida nello stato di Unity – entrambi in Sud Sudan – sono stati lanciati raid aerei. E dallo scorso 6 gennaio l'UNHCR ha trasferito circa 20.000 rifugiati dalle insicure località alla frontiera in 4 nuovi insediamenti. 

In conseguenza dei combattimenti nel Blue Nile e della fine del raccolto per i rifugiati agricoltori che vivono nei pressi della frontiera, inoltre, nelle ultime settimane il ritmo dei trasferimenti dalle zone di confine è cresciuto anche nella regione etiopica di Assosa. I due campi esistenti hanno raggiunto la capienza massima e i nuovi arrivati vengono alloggiati in un centro di transito finché non potrà essere allestito un terzo campo. 

Oltre alle urgenti operazioni di rilocazione dalle instabili aree di confine, la risposta d'emergenza dell'UNHCR include anche la fornitura di beni e servizi di prima necessità, la registrazione dei minori e la protezione. Risale allo scorso dicembre l'imponente ponte aereo con cui l'Agenzia ha trasportato aiuti – tra cui tende, teli di plastica, taniche per l'acqua, utensili per cucinare – ai rifugiati in Sud Sudan. 

L'UNHCR utilizzerà i fondi per allestire e servire ulteriori insediamenti per rifugiati, per migliorare l'accesso alle strade e preposizionare gli aiuti in vista della stagione delle piogge che comincerà in aprile. 

I 145 milioni di dollari urgentemente richiesti dall'UNHCR in questo appello supplementare andranno ad aggiungersi alla quota contenuta nel bilancio regolare dell'Agenzia per le attività in Etiopia e Sud Sudan nel 2012, pari a 269,1 milioni di dollari. L'UNHCR rivolge inoltre un appello diretto ai donatori affinché forniscano il loro sostegno attraverso la pagina internet http://www.unhcr.org/sudan


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