sabato 19 novembre 2011

CRISI: MONTI OTTIENE LA FIDUCIA SU GOVERNO DI TECNOCRATI E BANCHIERI, PER RISOLVERE UNA CRISI SISTEMICA GENERATA DA BANKSTER ED OLIGARCHI.

MONTI OTTIENE LA FIDUCIA SU GOVERNO DI TECNOCRATI E BANCHIERI, PER RISOLVERE UNA CRISI SISTEMICA GENERATA DA BANKSTER ED OLIGARCHI.
MANCANO SOLO LLOYD BLANKFEIN E BANKITALIA, PER CHIUDERE IL CERCHIO.

Il presidente del Consiglio Mario Monti, designato dai mercati,dalle cancellerie europee e dalle oligarchie della Bce, ha ricevuto oggi la fiducia definitiva per un governo di tecnocrati e banchieri, costituito da rettori, prefetti,ex consiglieri di amministrazione, generali, per tentare di risolvere una crisi sistemica generata da bankster ed oligarchi ai quali i governi democratici hanno ceduto da tempo la loro sovranità.

Ci sono quasi tutti nel governo delle “elites”, costituito da rettori, prefetti e giuristi, figlio delle scelte di Francoforte e di Bruxelles e legittimato dal Quirinale, da Corrado Passera a 7 ministri direttamente o indirettamente collegati all’Abi ed alle banche: manca solo Lloyd Blankfein,amministratore delegato di Goldman Sachs, forse perché era richiesta la nazionalità italiana,per chiudere il cerchio.

Il prof. Monti,che per coronare le sue battaglie a tutela dei consumatori contro Microsoft e le grandi corporation americane alla fine dei mandati all’Antitrust europeo, ha assunto fior di consulenze sia alla Coca Cola che alla Goldman Sachs, la banca di affari tra le principali responsabili della crisi sistemica, che ha arruolato l’ex direttore generale del Tesoro con la delega alle privatizzazioni Mario Draghi, offrendo come giusta mercede la vice presidenza per l’Europa dopo la vendita (qualcuno dice svendita) del patrimonio dello Stato negli anni in cui la banca d’affari americana truccò i conti della Grecia per entrare nell’euro, ha imbarcato metà sistema bancario nel suo governo di tecnocrati.

Le associazioni dei consumatori come Adusbef, che non sono state neppure ricevute nelle consultazioni a differenza di altri movimenti, giudicheranno l’operato del presidente Monti,nel merito delle questioni e vigileranno, per tentare di impedire che un governo infarcito di banchieri,oligarchi e tecnocrati,che hanno preso di mira i bocconi prelibati dell’Italia per acquisirli a prezzo di saldo, possano chiamare a pagare i costi del risanamento ai soliti lavoratori,pensionati e consumatori,che hanno già dato, replicando il Britannia 2,quando nel 1992 sul panfilo della Regina Elisabetta al largo delle coste di Civitavecchia, Mario Draghi appaltò a Goldman Sachs la vendita di importanti aziende pubbliche italiane, ricevendo in cambio la carica di vice presidente per l’Europa della Banca d’affari,accusata durante gli anni del suo mandato di aver truccato i conti della Grecia.

Se volesse dare il buon esempio,il governo delle banche e delle elites del presidente Monti,assieme alla sacrosanta riduzione dei costi della politica, nei suoi primi cento giorni, invece dell’Ici sulla prima casa vari per decreto un prelievo forzoso sui capitali scudati,che con l’aliquota del 20% garantirebbe un gettito di 21 miliardi di euro (pari agli introiti di 7 anni di Ici), imponga un prelievo progressivo sui patrimoni immobiliari superiori a 1,3 milioni di euro (esclusa la prima casa di abitazione), che potrebbe generare un gettito di 100 miliardi di euro; imponga la vendita dell’ oro della Banca d’Italia,ricavando dal 50% circa 60 miliardi di euro,ai valori attuali; perfezioni gli accordi con la Svizzera,come hanno fatto Germania ed Inghilterra per far pagare un’aliquota del 30% sui capitali giacenti nelle banche svizzere, ricavando circa 20 miliardi di euro l’anno.

Staremo a vedere quali saranno i sottosegretari,i vice ministri ed i capi di gabinetto, ma se saranno espressione ancora una volta delle banche,della Bocconi e di Bankitalia, in un clamoroso conflitto di interessi, si costituirà una dura opposizione non solo dai giovani che stanno protestando in cento piazze d’Italia, ma anche dalle associazioni dei consumatori, che dovranno protestare contro un Governo di banchieri, tecnocrati ed oligarchi, che hanno messo in sonno la democrazia.

Elio Lannutti (Presidente Adusbef)

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