mercoledì 6 luglio 2011

MANOVRA: TASSA “STANGA RISPARMIO” SU BOLLI DI TREMONTI,UN ROBIN HOOD ALLA ROVESCIA,RIDUCE I RENDIMENTI PER I DEPOSITI TITOLI ENTRO I 10.000 EURO.

MANOVRA: TASSA “STANGA RISPARMIO” SU BOLLI DI TREMONTI,UN ROBIN HOOD ALLA ROVESCIA,RIDUCE I RENDIMENTI PER I DEPOSITI TITOLI ENTRO I 10.000 EURO,FAVORISCE SANGUISUGHE RISPARMIO GESTITO E CONTI DEPOSITO MEDIOLANUM,ING.DIRECT.,METTE A RISCHIO IL RINNOVO DELLE ASTE DEI TITOLI PUBBLICI,METTE MANI E PIEDI TASCHE ITALIANI

La nuova imposta di bollo su custodia titoli produce un tracollo dei rendimenti netti ed un aumento sulle entrate erariali 2011-2013 di 2,4 miliardi di euro nei 3 anni.

Adusbef ha valutato gli effetti sui rendimenti dei Titoli di Stato a seguito dell’incremento del bollo,arrivando a queste conclusioni: 1)

Rendimento BOT annuali asta giugno 2011: 2,147 % lordo pari 1,878 % netto

1) Rendimento annuo netto di 10.000 euro investiti in BOT: 187,8 euro

Oggi, al netto del bollo di 34,20 euro: 153,6 euro di rendimento

A parità di tasso, con bollo a 120 euro (+ 250,8 % rispetto all’attuale), rendimento netto annuo: 67,8 euro ( - 55,8 % rispetto al rendimento netto attuale).

Nel 2013, a parità di tasso, con bollo a 150 euro (+ 338,6 % rispetto all’attuale) rendimento annuo netto: 37,8 euro ( - 75.4 % rispetto al rendimento netto attuale).

2) Rendimento annuo netto di 50.001 euro investiti in BOT: 939 euro.

Oggi: al netto del bollo di 34,20 euro: 904,8 euro

A parità di tasso, con bollo a 120 euro (+ 250,8 % rispetto all’attuale), rendimento netto annuo: 819,00 euro ( - 9,48 % rispetto al rendimento netto attuale).

Nel 2013, a parità di tasso, con bollo a 380 euro (+ 1.011 % rispetto all’attuale) rendimento annuo netto: 559,00 euro ( - 38,2 % rispetto al rendimento netto attuale).

E’ evidente come l’incidenza della nuova imposta sia pesantissima per i piccoli portafogli, mentre gli effetti sono mitigati per portafogli più consistenti.

A regime, per 10mila euro, i rendimenti si azzerano se si considerano le spese di custodia titoli e quelle per le operazioni di acquisto/vendita.

A) 2,4 MILIARDI DI EURO LE MAGGIORI ENTRATE
PER L’ERARIO NEL TRIENNIO 2011-2013

Numero custodie titoli: secondo il MEF pari a 10 milioni; secondo l’ABI: 8 milioni. E’ scandaloso che il ministero dell’Economia,che dovrebbe valutare la consistenza delle entrate fiscali anche dal numero dei depositi per i quali incassa il bollo, non replichi all’Abi che come al solito Perché questa incongruenza? Eppure il numero dovrebbe essere facilmente accertabile.

Le banche versano allo stato bolli per 8 milioni di custodie, mentre al MEF risultano 10 milioni. Chi è che mente scandalosamente,l’Abi abituata a raccontare frottole passando veline all’informazione, oppure il ministero dell’Economia neppure in grado di verificare minore entrate per ben 2 milioni di custodie ? Uno scostamento del 25 per cento del MEF rispetto al dato bancario, non è accettabile

Effettueremo le nostre valutazioni nell’ipotesi che il numero di custodie sia pari a 9 milioni.

Per il 2011 è stato già applicato il bollo per il primo semestre, pari a 17,1 euro a custodia, per un totale di 153,9 milioni di euro.

Per il secondo semestre 2011, si introiteranno 540 milioni di euro.

2011: Complessivamente nel 2011 l’Erario introiterà 693,9 milioni di euro, con un incremento di 386,1 milioni rispetto a quelli che avrebbe introitato con il livello attuale di bollo.

2012. Nel 2012, si introiteranno 1.080 milioni di euro con un incremento di 772,2 milioni di euro rispetto al gettito attuale.

2013. Nel 2013, nell’ipotesi che solo il 10 per cento dei 9 milioni di custodie superi i 50.000 euro di valore del portafoglio, l’Erario introiterà 1.215 milioni di euro, per le custodie (8,1 milioni) al di sotto dei 50.000 euro, e 342 milioni per le 900.00 superiori.

Nel complesso, l’introito sarà pari a 1.557 milioni, con un incremento di 1.249,2 milioni rispetto a quanto avrebbe introitato con l’attuale bollo.

Nelle ipotesi considerate (custodie pari a 9 milioni, di cui 900 con portafoglio superiore ai 50.000 euro) l’effetto per l’Erario dell’incremento dell’imposta di bollo, cumulata per i tre anni considerati, risultano maggiori entrate pari a 2.407,5 milioni di euro (3.330,9 milioni col nuovo regime, contro 923,4 che si sarebbero avuti col bollo a 34,20 euro).

Anche questa manovra di ben 50 miliardi di euro,che doveva far pagare le banche,addossa ai risparmiatori ed alle famiglie i costi della crisi provocata dai banchieri, con aumenti e ritocchi sui carburanti di circa 2,6 milioni di euro,sulla custodia titoli di ben 2.407,5 milioni di euro con un gravame per queste sole due voci a carico dei cittadini di ben 5 miliardi di euro (un decomo dell’intera manovra), ossia ben 250 euro su ogni famiglia, senza contare gli effetti sui mutuatari derivanti dallo smantellamento della legge antisura 108/96 che aumenta i tassi sui mutui dell’80%.

Adusbef e Federconsumatori stigmatizzano le metamorfosi de ministro dell’Economia Tremonti, che aveva promesso di far pagare anche ai banchieri i costi della crisi,mentre i fatti si scontrano con una realtà ben diversa, con i banchieri che brindano con lo champagne di marca allo scampato pericolo, ed i risparmiatori stangati e tartassati che non possono permettersi neppure lo spumante italiano taglieggiati e tartassati dcome sono da un Robin Hood alla rovescia,un vero e proprio principe di Valacchia, quel vampiro che provava un gusto sadico a succhiare il sangue della povera gente.

Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

1) Calcoli effettuati ed elaborati su dati Ufficiali dal dr. Mauro Novelli Segretario Adusbef

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