giovedì 19 maggio 2011

GRANDE MOBILITAZIONE CONTRO LE DIGHE IN PATAGONIA

Si prepara un fine-settimana di fuoco per il presidente conservatore cileno Sebastián Piñera che dopo le massicce proteste della scorsa settimana, in vista della presentazione del bilancio del suo primo anno di governo, affronterà una nuova mobilitazione nazionale contro il progetto idroelettrico HidroAysén che prevede la costruzione di cinque mega dighe sui fiumi Pascua e Baker, nella Patagonia cilena.

Organizzazioni non governative, movimenti ambientalisti e sociali hanno convocato venerdì e sabato manifestazioni di protesta a cui hanno dato l’adesione anche esponenti dell’opposizione di centro-sinistra e due senatori della maggioranza. Soprattutto sabato, giorno festivo, migliaia di persone sono attese a Valparaíso, dove Piñera terrà il suo discorso dopo essersi pronunciato pubblicamente a favore del progetto HidroAysén, in cui sono coinvolte l’italiana Enel tramite la sua controllata Endesa e la cilena Colbún, in un Paese in cui le risorse idriche sono in larga parte già privatizzate e sfruttate a fini commerciali.

Val la pena rammentare che la settimana scorsa sono scese in piazza a Santiago per protestare circa 30mila persone, mentre tutta una serie di iniziative si sono svolte nell’Aysen, la regione della Patagonia interessata dal progetto. Nel frattempo un nuovo sondaggio svolto per conto del quotidiano la Tercera ha indicato nel 74% la percentuale di cileni che si oppongono alla costruzione delle dighe.

Sono inoltre previste iniziative in Italia e altre parti del mondo. A Roma sabato 21, a partire dalle 11, si terrà una manifestazione a piazza San Marco, a pochi passi da piazza Venezia.

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