sabato 21 maggio 2011

DA B. INSULTI E BUGIE A RETI UNIFICATE: LE AUTORITÀ INTERVENGANO

 

Ieri sera il prepotente dittatorello che ancora occupa palazzo Chigi ha varcato di nuovo il segno. Ha occupato cinque televisioni, ha camuffato quei messaggi che non gli sarebbero consentiti in campagna elettorale da false interviste, ha bombardato gli spettatori elettori con insulti e bugie.

La dignità dell’informazione e del servizio pubblico è stata del tutto cancellata. Non è difficile immaginare la vergogna che devono aver provato quei giornalisti costretti a fare da comparse, senza poter fare nessuna domanda vera perché questo gheddafino italiano non sopporta il contraddittorio.

Il rispetto delle regole democratiche è stata ancora una volta ridicolizzato, perché l’imbroglione ha di nuovo voluto dimostrare che lui se ne frega dei divieti e delle norme e che li ignora quando gli pare sicuro che tanto nessuno lo punirà a dovere.

Non credo che Berlusconi potrà salvarsi con bravate come quella di ieri sera. I suoi cinque messaggi tutti uguali, tutti illegali e tutti bugiardi hanno solo confermato che, chiuso nel suo bunker, ha perso ogni contatto con la realtà e non capisce che il suo tempo è scaduto definitivamente.

Ma questa non è una buona ragione per permettergli di fare a pezzi le regole democratiche e violare le leggi a suo piacimento. Le istituzioni e le autorità, a partire da chi il compito di sorvegliare che la campagna elettorale si svolga correttamente anche in tv, hanno l’obbligo di intervenire subito e con la massima severità.

Credo che sia arrivata l’ora di dire basta e che devono essere i cittadini a dirlo con tutti i metodi pacifici che hanno a disposizione. Primo fra tutti il voto nei ballottaggi della settimana prossima e quello del 12 e 13 giugno nei referendum.

di Antonio Di Pietro 

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