lunedì 28 marzo 2011

CASA: DAL 2001 AD OGGI I COSTI PER LA CASA SONO AUMENTATI DI +241,35 EURO AL MESE PER LA CASA DI PROPRIETA' E DI +707,15 EURO AL MESE PER LA CASA IN AFFITTO.

Come ogni anno L’O.N.F. - Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha elaborato le previsioni sulle variazioni dei costi per l’affitto e per il mantenimento della casa dal 2001ad oggi.

I costi sono stimati prendendo in considerazione un appartamento di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana.

Lo studio conferma che i costi relativi alla casa continuano a pesare fortemente sui bilanci familiari.

Ad aggravare la situazione contribuiscono gli ulteriori rincari previsti per le spese connesse alla casa: dalla luce al riscaldamento, dal gas alla nettezza urbana.

In media, rispetto al 2010, vi sarà un aggravio del +4%, pari a 57,80 Euro al mese, per chi ha un appartamento in affitto, del +7%, pari a 64,90 Euro al mese, per chi ha un appartamento di proprietà.

Il confronto appare impressionante spostando il termine di paragone al 2001:

- per la casa in affitto i costi sono cresciuti del +83%, ovvero +707,15 Euro al mese, pari a 8.485,80 Euro l’anno;

- per la casa di proprietà i costi sono aumentati del +33%, ovvero +241,35 Euro al mese, pari a 2.896,20 Euro l’anno.

Secondo l’analisi relativa ai costi per l’acquisto del suddetto appartamento-tipo, si è passati da 15 anni di stipendio necessari nel 2001 a 18 anni nel 2011.

Quello che emerge chiaramente da questo studiodichiarano Federconsumatori e Adusbef – è la difficoltà che le famiglie hanno nel sostenere i costi della casa. In una situazione di forte disagio, come quella che le famiglie attraversano, la casa continua a rappresentare, infatti, uno dei problemi più gravi del Paese, sia per quanto riguarda le abitazioni in affitto che per quelle di proprietà.”

A registrare i maggiori disagi sono soprattutto le giovani coppie che vogliono emanciparsi o che vogliono mettere su famiglia. Un problema che appare ancor più evidente alla luce dell’impressionante livello raggiunto dalla disoccupazione giovanile nel nostro Paese (+29%).

Per tali motivi torniamo a rivendicare urgenti provvedimenti rivolti, da un lato a ridurre il costo dell’abitazione, soprattutto per i ceti più deboli, dotando il Paese di un serio piano per l’edilizia residenziale e, dall’altro, a sostenere il potere di acquisto delle famiglie, attraverso una detassazione per il reddito fisso.

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