sabato 12 febbraio 2011

BANCHE: SONO LE PIU’ ODIATE DA UTENTI E CONSUMATORI SEMPRE PIU’ SFIDUCIATI !

DATI CONCORDANTI SIA DAL RAPPORTO EURISPES, CHE DAL SONDAGGIO ADUSBEF. SERVIZI VESSATORI,USI ABUSI, SOPRUSI QUOTIDIANI,PERMESSI DA BANKITALIA

L’ultimo rapporto elaborato dall’Eurispes,che ha fotografato un risparmiatore scettico e disincantato rispetto alla capacità delle banche di contribuire allo sviluppo dei nuclei familiari, delle aziende e più in generale della crescita dell’economia, conferma il consueto sondaggio Adusbef sulla fiducia verso le banche.

Gli istituti di credito infatti, risultano avidi, arroganti, menefreghisti e inaffidabili, soggetti detestati - e detestabili, poiché, sia secondo le rilevazioni dell’Eurispes, che attribuisce all’88,3% della popolazione un giudizio negativo degli istituti di credito molto (48,2%) o abbastanza (40,1%) avidi, che secondo il sondaggio Adusbef, che registra affidabilità e credibilità delle banche pari allo zero.

Non solo chiedere denaro in prestito alle banche,ma anche la più semplici delle operazioni bancarie, come quella di cambiare un assegno bancario o circolare di poche centinaia di euro,presso lo sportello dove è tratto ed è radicato il conto corrente è una missione impossibile. Perché le banche,piuttosto che offrire un servizio, come il più semplice allo sportello di cambiare un assegno,in un accordo di cartello certificato dalla Banca d’Italia,preferiscono negare il cambio in contanti di quel titolo di credito, imponendo che venga versato sul conto corrente, in modo da poter lucrare le commissioni,di versamento e di prelievo ed i giorni di valuta,oltre ad evitare qualsiasi eventuale rischio.

Dalla ricerca Eurispes è emerso un giudizio molto critico per l’onerosità dei tassi d’interesse applicati ai prestiti, indagini che hanno evidenziato i costi eccessivi per le operazioni allo sportello e per la gestione dei conti correnti pari in Italia ad una media di 295 euro,contro 114 dei Paesi dell’area euro. La maggioranza assoluta del campione Eurispes (57,3%) ha indicato un netto peggioramento della situazione economica individuale dell’ultimo anno, che legata alla tracotanza ed alla vessatorietà dei contratti ed all’onerosità dei costi ed al fenomeno del risparmio tradito, ha generato sfiducia,diffidenzafacendo attestare le banche tra le più odiate dagli italiani.

In un sondaggio effettuato da Adusbef su 1.323 consumatori (che ricordiamo non ha carattere di scientificità in base a campione rappresentativo, ma è un chiaro indicatore del sentimento degli iscritti Adusbef verso le istituzioni finanziarie), emerge una sfiducia crescente verso banche, poste, compagnie di assicurazioni. In quest’ultimo sondaggio infatti, effettuato dal 24 al 31 gennaio 2011 (che non ha la pretesa del campione rappresentativo della popolazione adulta, ma che resta un serio indicatore degli orientamenti dei consumatori),viene confermato l’atteggiamento di sfiducia dei cittadini nei confronti delle tre maggiori istituzioni finanziarie che basano i loro rapporti proprio sulla fiducia.

Alla domanda secca: “Quanta fiducia ha nelle banche” ? Il 4 per cento ha risposto “molta”, il 10 per cento “abbastanza”, il 33 per cento “poca”, il 53 per cento “nessuna”: in pratica, il 14 per cento dei consumatori nutre “molta” o “sufficiente” fiducia nelle banche, l’86 per cento “poca” o “nessuna” !

Adusbef,che non ha alcuna intenzione di sostituirsi agli uffici demoscopici, ma ritiene importante il giudizio degli associati (forse più sensibili di altri, alle tematiche dei diritti) ha chiesto: quanta fiducia ha nelle Poste ? L’11 per cento molta; il 18 abbastanza; il 29 poca; il 42 nessuna: il 71 per cento non si fida delle poste,che pur godono di maggior fiducia rispetto a banche e compagnie di assicurazioni.

Alla domanda, quanta fiducia ha nelle assicurazioni ? Il 6 per cento molta; il 12% abbastanza; il 35 poca; il 47 nessuna: l’82 % per cento non si fida delle compagnie.

Alla domanda quali delle figure professionali tra cassieri di banca o di posta, agenti di assicurazioni e promotori finanziari godono di maggior fiducia ? Il 71 per cento non ha alcuna fiducia in nessuna di quelle suggerite,l’11% nel cassiere postale, il 9% nel cassiere di banca; il 5 per cento si fida dell’agente assicurativo; l’1 del promotore finanziario.il 2 di altre figure, l’1 per cento, non sa o non risponde.

Alla domanda: nell’attuale situazione di crisi,quale dei seguenti prodotti scegliereste per i vostri investimenti ? Il 70% sceglierebbe Titoli di Stato; il 10% Buoni Postali; il 5% i certificati di depositi, l’1% fondi comuni; polizze pensionistiche; bond bancari e societari; gestioni patrimoniali.

Alla successiva domanda: “a chi affidereste ad occhi chiusi i vostri risparmi ?” L’8% li affiderebbe alle poste, il 3 per cento alle banche, il 3% alle assicurazioni, l’1% a Sim,finanziarie e società di gestione patrimoniali, mentre ben l’82% non affiderebbe i risparmi a nessuna di esse: da notare che le risposte alla domanda precedente sulla scelta degli investimenti, BOT, BTP e CCT sono graditi dal 70 per cento, i buoni postali dal 10%,i certificati di deposito dal 5%, le obbligazioni dall’1 per cento.

Alla domanda che chiede di esprimere un giudizio sulle banche in generale, l’89 per cento afferma che sono molto scorrette (50 %), scorrette (27 %), abbastanza scorrette (12 per cento),con l’8% convinta che fanno solo i loro interessi, l’1% risponde che sono corrette o abbastanza corrette.

Alla domanda: “ Come definirebbe il rapporto con la sua banca”, l’1% lo ritiene “eccellente”, il 9 normale, il 5% “buono”, il 31 % cattivo, il 51% pessimo,l’1 % non sa, non risponde.

Alla domanda che chiede di conoscere la genesi dello strapotere delle banche e da cosa deriva l’avidità e la vessatorietà del sistema bancario, il 51% lo fa risalire dai mancati controlli di Bankitalia; il 18% dall’assenza di concorrenza; il 16% da leggi troppo favorevoli alle banche; il 15% da una informazione poco obiettiva perché troppo schierata con gli interessi delle banche.

In merito alla frequenza agli sportelli bancari da parte del campione degli intervistati, il 10 per cento non va mai in banca perché ha un conto on-line; il 31 % va nell proprio sportello bancario almeno 1 volta al mese; il 23 % almeno una volta ogni 2 mesi; il 12% ogni sei mesi, il 24% quando capita:

Infine, L’81% ritiene che i tassi di interessi che pagano su mutui e prestiti siano troppo alti; che siano equi il 19 %; L’84 per cento considera costi di gestione dei conti correnti e commissioni troppo elevati contro il 16% che li considera giusti. Le banche dopo la lunga catena di scandali finanziari e gli evidenti fenomeni del risparmio tradito che hanno bruciato 50 miliardi di euro ad 1 milione di risparmiatori,da Cirio a Parmalat,dai bond argentini a Giacomelli, hanno ricevuto il colpo di grazia con il fallimento della Lehman Brothers i cui bond assieme ad altri 57 titoli tossici erano bollinati come affidabili dal Sito dell’Abi Patti Chiari, che invece di essere doverosamente chiuso, continua a dispensare laute prebende ai più variegati garanti.

Fiducia e reputazione non si conquistano pagando qualche garante delle malefatte bancarie riciclati ad hoc sulla strada della collusione, ma in quei comportamenti di correttezza e trasparenza che tardano a venire, specie da parte di amministratori che continuano ad operare nella più totale illegalità,perché certi del silenzio complice di Bankitalia e del Governatore Draghi, sulla cui affidabilità e fiducia, Adusbef sta preparando un ulteriore sondaggio.




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