domenica 28 novembre 2010

FISCO, CONTRIBUENTI.IT: TORNANO LE CARTELLE PAZZE.

Detrazioni fiscali spettanti ma non concessi. Acconti pagati ma non tenuti in considerazione, ritenute certificate con il modello Cud ma non calcolate.

Un vero caos contenuto negli avvisi bonari che i contribuenti italiani hanno ricevuto dall’Amministrazione finanziaria. Con la diffida a pagare entro un mese, importi che mediamente vanno dai 2mila ai 4mila euro, oltre sanzioni e interessi. Avvisi bonari che stanno facendo letteralmente impazzire i destinatari, che si possono ritrovare all'improvviso ipoteche sugli immobili, ganasce fiscali su auto e moto, pignoramenti di stipendi o conti correnti bancari.

Importi, però, che non vanno affatto pagati, perché frutto di “errori madornali”.

La denuncia arriva dall’Associazione Contribuenti Italiani che con Lo Sportello del Contribuente monitora costantemente il fenomeno delle cartelle pazze aiutando i cittadini ad uscire da questo inferno dantesco.

Gli avvisi bonari inoltrati in questi giorni ed analizzati da Lo Sportello del Contribuente sono tutti da annullare – afferma Vittorio Carlomagno presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani – Chi si è rivolto allo Sportello del Contribuente ha ricevuto idonea assistenza. Ma immaginiamo le difficoltà per chi, invece, deve fare da solo, costretto a recuperare la documentazione e poi presentarla per dimostrare che quegli importi sono solo il frutto di un ulteriore caso di cartelle pazze".

La nuova ondata di «cartelle pazze», ovvero avvisi bonari errati, ha colpito principalmente dipendenti ministeriali e pensionati in regola il fisco, residenti principalmente dalle provincie di Roma, Napoli, Genova, Pescara, Verona, Bari, Venezia, Caserta, Milano, Prato, Palermo, Viterbo, Salerno, Imperia, Aosta, Cosenza, Perugia e Bologna. Molti errori dipendono da dati inseriti nei Cud. Altri dipendono dal fatto che l’Amministrazione finanziaria sta liquidando due anni insieme, 2007 e 2008, diversamente da quanto accadeva in precedenza.

Per arginare il fenomeno delle cartelle pazze, l’Associazione Contribuenti Italiani distribuirà una manuale di autodifesa con il magazine “Contribuenti.it” e chiederà al governo di accelerare l’istituzione del testo unico dedicato ai doveri della Pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini, meglio noto come “Codice Brunetta”, che prevede sanzioni pesanti e subito esigibili nei confronti dei responsabili degli errori.

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