giovedì 25 novembre 2010

EIACULAZIONE PRECOCE E SALUTE SESSUALE: DIRITTI NEGATI A 4 MILIONI DI ITALIANI

L´Eiaculazione Precoce può essere considerata come la negazione di un diritto, quello alla salute sessuale. Chi soffre di questo problema - oltre 4 milioni di italiani - vede infatti negata la possibilità di vivere la sessualità in modo sereno, essendo obbligato a "tempi stretti" e inevitabili insoddisfazioni per se stesso e per la partner.

Oggi questo diritto può però essere ritrovato grazie all´aiuto dello specialista Andrologo. Di EP, salute sessuale e ruolo dell´Andrologo si parlerà al 16° Congresso della Società Italiana di Andrologia (SIA) che si svolgerà a Roma dal 25 al 27 novembre prossimi e con un titolo programmatico "La salute sessuale nel terzo millennio: un diritto dell´uomo e della coppia, un dovere dell´andrologo". 

Eiaculazione Precoce e salute sessuale: la soluzione dall´andrologo "La salute sessuale è un diritto dell´uomo e della coppia - sottolinea il Prof. Vincenzo Gentile, Presidente del Comitato esecutivo del Congresso - e l´Eiaculazione Precoce con le sue implicazioni sul piano della soddisfazione sessuale (personale e di coppia) può realmente e gravemente compromettere questo diritto. È allo specialista andrologo che spetta assicurare questo diritto, mettendo a disposizione la sua professionalità, la sua attenzione e, oggi, le soluzioni terapeutiche offerte dalla medicina". Parlare di EP e di salute sessuale non può peraltro prescindere dal concetto di qualità. "Fino a ieri, si pensava alla salute sessuale in termini quantitativi, di numero di rapporti o di ´tacche sul fucile´ per così dire - aggiunge il Prof. Emmanuele A. Jannini, autore al Congresso SIA della lettura magistrale "Comprendere e trattare l´eiaculazione precoce" - Invece, il metro più giusto e moderno per valutare questa sfera importantissima della vita umana è la qualità. E qualità vuol dire soddisfazione sessuale di entrambi i partner con positive ricadute sul rapporto di coppia anche fuori dalla camera da letto. Da questo punto di vista una coppia "colpita" dall´EP non può che vedere negato il diritto alla salute sessuale: l´incapacità dell´uomo di controllare l´eiaculazione porta a rapporti sessuali brevi, troppo brevi, che lasciano insoddisfatto lui ma anche lei con conseguente frustrazione (e difficoltà sul piano personale)". Infatti, il 64% degli uomini riporta "molta" o "moltissima" frustrazione assai più spesso delle persone senza EP. Il 31% prova scarsa soddisfazione sessuale durante i rapporti. Il 31% lamenta difficoltà nel rapporto di coppia. Il 50% si sente meno sicuro di se stesso e delle proprie capacità sessuali. E, ancora il 50% avverte che il disturbo nuoce alla relazione di coppia.Un impatto negativo che coinvolge anche la donna che spesso non solleva il problema per timore di urtare la sensibilità del partner e non sa come parlarne. Nella donna l´EP crea ansia, rabbia, frustrazione, perdita dell´intimità, sentimenti che possono mettere a rischio la coppia. Solo il 53% delle partner raggiunge infatti sempre o quasi l´orgasmo.

Solo il 38% delle partner si definisce soddisfatta nel rapporto sessuale. Chi può ridare alla coppia la possibilità di una serena vita sessuale è lo Specialista Andrologo. Occorre però che l´uomo vi si rivolga con fiducia. Anche se non sempre accade. Il motivo è la riluttanza a parlare. Chi soffre di EP pone, infatti, numerose barriere ad affrontare il problema soprattutto per imbarazzo10: il 76% degli uomini con EP ritiene la propria condizione imbarazzante, ancor più della disfunzione erettile. Tanto è vero che solo il 42% degli uomini ne ha parlato nell´ultimo anno e chi lo ha fatto si è aperto con la partner e non con il medico. L´EP è quindi ancora un tabù nonostante le conseguenze che provoca in termini di ansia, frustrazione, scarsa autostima e l´inevitabile compromissione del rapporto di coppia.

L´impegno dell´Andrologo per rompere il tabù dell´EP: gli epdays e www.eiaculazioneprecocestop.it

"L´andrologia italiana tutta può peraltro giocare un ruolo molto importante per far superare questo tabù - continua il Prof. Gentile - Una prova tangibile di questo ruolo sono gli epdays, "tre giorni" di viste gratuite dedicati a chi soffriva di EP, organizzati nel novembre 2009 e nel maggio 2010 insieme alla Società Italiana di Urologia (SIU) e alla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) nell´ambito del progetto di sensibilizzazione "EP. Vogliamo parlarne?". Oltre 1.000 specialisti di tutta Italia, in 576 Centri privati e pubblici, hanno effettuato più di 8.500 visite ad altrettanti maschi con Eiaculazione Precoce (EP)". "Gli epdays, con le migliaia di pazienti affluiti presso i Centri di Andrologia nelle due edizioni, hanno consentito di creare un importantissimo precedente - aggiunge il Prof. Emmanuele A. Jannini- che dimostra da un lato il forte impegno degli specialisti italiani nell´opera di sensibilizzazione sul problema per avvicinare il paziente al medico e dall´altro la possibilità di rompere il ghiaccio e vincere il silenzio su questa patologia, producendo risultati efficaci".

Ma l´impegno è continuo: è online da oltre un anno www.eiaculazioneprecocestop.it, il sito dedicato all´EP che è già stato visitato da oltre 400.000 persone e che offre un aiuto concreto a chi vuole affrontare il problema. Non solo informazioni sicure e attendibili ma anche il Cerca Centri, un servizio che permette di trovare i centri di andrologia più vicini, pubblici e privati. Un aiuto concreto offerto dall´andrologia italiana a tutti quegli uomini che per timore, imbarazzo non parlano della loro situazione con il medico di fiducia. Relativamente giovane (il 63% ha un´età tra 31 e 50 anni) e in buona salute, in genere inserito in una relazione di coppia stabile (il 62% è sposato o convive), spesso con figli. E´ il profilo del maschio italiano che ha "rotto il ghiaccio" e ha deciso di approfittare della esperienza e della conoscenza degli Andrologi recandosi ai Centri specialistici durante gli epdays. Un scelta importante e decisiva perché, conviene ricordare, l´Eiaculazione Precoce non è uguale per tutti e solo un medico può diagnosticare la forma di cui si soffre, primaria o secondaria. "L´EP primaria si suppone sia determinata geneticamente e coinvolga fattori neurobiologici specifici dell´individuo - precisa il Prof. Gentile - Si manifesta sin dai primi rapporti sessuali e con quasi tutte le partner. La secondaria si manifesta dopo un periodo di normale attività sessuale e dipende da cause organiche (ad esempio prostatiti o disturbi alla tiroide)". L´EP primaria è molto più diffusa della secondaria, come confermano le diagnosi effettuate durante gli EP Days: il 77% degli uomini con EP è affetto dalla forma primaria e il 23% da quella secondaria."Che sia primaria o secondaria - conclude il Prof. Gentile - l´EP richiede sempre l´intervento di un medico specialista. Ecco perché va considerata come "condizione medica" e non invece come ancora erroneamente si crede un problema psicologico. Una condizione medica che oggi può avere una soluzione grazie all´unico farmaco a base di dapoxetina disponibile nel nostro paese da poco più di un anno".

CAPIRE L´EIACULAZIONE PRECOCE

La disfunzione sessuale più diffusa nell´uomo è l´eiaculazione precoce (EP), una condizione medica (e non soltanto un problema psicologico) che colpisce circa 4 milioni di italiani adulti tra i 18 e i 70 anni di età1. Una condizione medica spesso trascurata (o taciuta) e, dunque, non diagnosticata, sebbene sia causa di frustrazione in entrambi i partner enabbia un forte impatto negativo sulla relazione di coppia.1,2 Oggi, i progressi più recenti nella conoscenza dei meccanismi che sono alla base dell´EP hanno però aperto nuove possibilità di diagnosi e, soprattutto, di trattamento di questo importante disturbo.

Ma che cos´è, esattamente, l´EP? Secondo le Società scientifiche internazionali (European Association of Urology, International Society for Sexual Medicine, American Urological Association) le "parole-chiave" per definire l´EP sono tre:

- eiaculazione che si verifica, sempre o spesso, in seguito a una stimolazione sessuale anche minima, durante la penetrazione vaginale e perfino prima che quest´ultima sia avvenuta;

- incapacità di controllare l´eiaculazione;

- conseguenze personali negative, anche in termini di qualità della vita

QUANDO SI MANIFESTA

Vi sono due tipi di eiaculazione precoce:

- lifelong o primaria, che è una condizione cronica, presente fin dall´esordio dell´attività sessuale con tutte o quasi tutte le partner.

-  Acquisita o secondaria, che si sviluppa soltanto dopo un periodo di normalità, in determinate situazioni che possono essere in rapporto a fattori organici (ipertiroidismo, prostatiti, ecc.) o di natura psicologica. Tra le cause non organiche di EP acquisita non è rara l´associazione dell´EP con l´ansia da prestazione, uno stato ansioso superficiale legato al desiderio di ben figurare ovvero al timore di essere sessualmente inadeguati. L´ansia, dunque, inevitabilmente è parte del corteo sintomatologico dell´EP di qualsiasi natura, amplificandone l´entità. A differenza di altri disturbi sessuali come la disfunzione erettile (incapacità dell´uomo di ottenere e/o mantenere una sufficiente erezione del pene), gli uomini con EP sono in grado di mantenere l´erezione fino all´eiaculazione, ma sono meno capaci di controllare e ritardare l´eiaculazione.Inoltre, l´EP tende a essere diffusa in tutte le fasce di età.

EP. UN PROBLEMA DI CONTROLLO

La maggior parte degli uomini che soffrono di Eiaculazione Precoce (il 72%) riferiscono un controllo sull´eiaculazione "basso" o "molto basso" e spesso basta una stimolazione sessuale anche minima prima o poco dopo la penetrazione vaginale per provocarla.1 Gli uomini con Ep hanno, dunque, una minore capacità di controllo sulla propria eiaculazione, rispetto a quelli con EP. Nell´uomo, la consapevolezza che la precocità dell´eiaculazione non è "naturale", ma è dovuta alla propria incapacità di controllare l´eiaculazione stessa è estremamente importante per comprendere tutte le componenti dell´EP e, soprattutto, l´insoddisfazione e la frustrazione che essa provoca.

DALLA MANCANZA DI CONTROLLO SULL´EIACULAZIONE AL RISCHIO-STABILITÀ PER LA COPPIA

Chi soffre di EP (e, soprattutto, ne è consapevole) nutre scarsa autostima e senso di inferiorità, si sente in imbarazzo, in ansia e anche depresso. Ma il suo problema finisce per coinvolgere direttamente anche la partner, con analoghe frustrazione, fastidio e insoddisfazione sessuale. Il risultato è una infelicità reciproca, un deterioramento della qualità della vita di entrambi e un forte rischio-stabilità per il rapporto di coppia.11 Uno studio americano su oltre 750 coppie ha, infatti, dimostrato che le persone che soffrono di EP provano "molta" o "moltissima" frustrazione, scarsa soddisfazione sessuale durante i rapporti e difficoltà nel rapporto di coppia in percentuali infinitamente più elevate delle persone senza EP (rispettivamente 64% contro 4%, 31% contro 1% e 31% contro 1%).

COME FUNZIONA L´EIACULAZIONE

L´eiaculazione è il risultato di un riflesso, nel quale i centri nervosi a livello della colonna vertebrale integrano i segnali provenienti dagli stimoli genitali con altri segnali, inibitori o eccitatori, provenienti dai centri cerebrali superiori. Un problema di serotonina, non di testa.

La ricerca scientifica ha ormai dimostrato che, nella genesi di questi segnali o stimoli, il neurotrasmettitore serotonina gioca un ruolo chiave. L´aumento dei livelli della serotonina inibisce l´eiaculazione, ritardandola, mentre, l´eiaculazione precoce è associata a una ridotta concentrazione di serotonina. Ecco perchè, l´impiego di farmaci che aumentano la concentrazione della serotonina può essere utile nel ritardare l´eiaculazione.

COME SI DIAGNOSTICA

Sulla base delle caratteristiche che definiscono l´Eiaculazione Precoce (vedi l´inizio di questa scheda), il medico, utilizzerà tre semplici criteri per porre una diagnosi:2,

- riduzione del tempo di latenza eiaculatorio intravaginale (IELT)

- percezione di mancato controllo eiaculatorio

- rilevazione di evidenti segni di disagio e frustrazione del paziente e della partner, per esempio mediante questionari di autovalutazione da sottoporre al paziente durante la visita. (vedi scheda "L´importanza del dialogo") Ma per poter svolgere il proprio compito e per indicare poi una strategia terapeutica (oggi alla portata di tutti anche in Italia), il medico ha bisogno che le persone che soffrono di EP superino le resistenza e l´imbarazzo per la propria condizione e accettino l´idea di farsi aiutare, recandosi, appunto, dal medico.

Nessun commento:

Posta un commento