mercoledì 14 luglio 2010

Agenzia di viaggi P3, weekend da sogno per giudici


Dall’anonima Cervinara, cittadina nella bassa Irpinia, l’ex sindaco e geometra Pasquale Lombardi invitava magistrati, politici e intellettuali per i seminari del Centro studi giuridici per l’integrazione europea. Ordinava centinaia di biglietti aerei, bloccava decine di camere d’albergo, chiedeva contribuiti alle istituzioni. E per magia rispondevano. Tutti. La Sardegna con 50 mila euro. Il referente pubblico era l’attuale sottosegretario alla Giustizia, il napoletano Giacomo Caliendo. Il finanziatore occulto era Flavio Carboni, l’uomo dei misteri. Attivissimo da Napoli, l’ex socialista Arcangelo Martino.

La P3 organizzava turismo congressuale: chi può rifiutare due giorni sul mare cristallino di Santa Margherita di Pula, nel clima mite di settembre, per chiacchierare di “Federalismo fiscale”, tema che affascina ben oltre la Padania. Lombardi, Carboni e Martino faticano un’estate intera – siamo nel 2009 – per imbandire la tavola rotonda di Santa Margherita. La previsione di spesa è enorme: i tre prenotano voli di linea da Napoli, Roma e Milano per la Sardegna che costano 46 mila euro. Serve un aiutino, ecco che arriva Ugo Cappellacci. Il 28 agosto, a uffici deserti, il governatore sardo scrive all’assessore e al direttore per gli Affari Generali: “L’attualità del tema trattato assume notevole rilevanza … Si ritiene fondamentale la nostra partecipazione…Nella misura di 50 mila euro”. In Regione s’accorgono che la dicitura “contributo” è illegale, dunque scelgono la forma di “compartecipazione finanziaria”.

Il cenacolo-convegno inizia il 18 settembre al Forte Village, un lussuoso cinque stelle sulla costa: fine settimana con interventi (anche seri) in maniche di camicia, cene di gala e intrattenimento musicale. Le comitive raggiungono Santa Margherita, trovano umile sistemazione in stanze da 247 euro a notte. Francesco Verusio (procuratore del Tribunale di Grosseto) e Vincenzo Carbone (presidente della Cassazione) aprono i lavori, introducono i governatori regionali: il padrone di casa Cappellacci, il lombardo Roberto Formigoni e il campano Antonio Bassolino. E proprio su Bassolino c’è un piccolo enigma: come avrà raggiunto la Sardegna? Non ha pernottato al Forte Village, non era sulle (tre) liste d’imbarco. Ma era nei pensieri di Carboni e Lombardi in un’intercettazione (29 luglio 2009). C: “Stava provvedendo lui (Martino, ndr) per…”. L: “Sì, l’aereo per Bassolino. Ha affittato l’aereo solo per Bassolino”. C: “Viene con aereo privato diciamo!”. Il collega Formigoni dorme soltanto il 18 notte, toccata e fuga anche per Carbone in doppia da 374 euro, Caliendo preferisce il ponte lungo: venerdì, sabato e domenica per mille euro.

Per ricevere l’assegno della Regione sarda, Lombardi deve trasmettere la fattura di 134 mila euro – compresi i 16 mila per la ristorazione – e un allegato su chi alloggiava al Forte Village a carico del Centro studi. Due pagine per un elenco di illustri togati e politici da far ingelosire i maestri dei grandi eventi. C’erano stimati magistrati, ignari dei piani della P3: Oscar Fiumara (avvocato generale dello Stato), Alfonso Marra (presidente Corte d’Appello di Milano), Carlo Alemi (pres. Tribunale di Napoli), Maurizio Meloni (Corte dei Conti), Antonio Guida (pres. Tar Campania), Giandomenico Lepore (procuratore Tribunale di Napoli). E tanti conoscenti della P3 o vittime dell’effetto traino: c’è tizio, non mancherà caio. Il trio ha usato Luca Palamara per adescare i colleghi. Lombardi e soci avevano inserito il nome del capo dell’Associazione nazionale magistrati tra i “partecipanti” – termine neutro non casuale – per un seminario sulla riforma della giustizia (Hotel Excelsior di Napoli, novembre 2008): “Non ho mai conosciuto questi signori né mi hanno mai chiamato”, precisa Palamara. In compenso avevano affidato le conclusioni al cardinale Crescenzio Sepe, indagato per corruzione nell’inchiesta sulla cricca. Il governatore Formigoni era assiduo oratore del Centro studi: prima di Santa Margherita, il Gallia di Milano ha ospitato la P3 nel marzo 2009. Onnipresenti il sottosegretario Caliendo e Antonio Martone, ormai ex avvocato generale in Cassazione. La festa è finita. E gli amici se ne vanno.

Da Il Fatto Quotidiano del 14 luglio 2010

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