martedì 18 maggio 2010

RIAPPROPRIAMOCI DELLA DEMOCRAZIA, FIRMIAMO PER I REFERENDUM PER LIBERARE L’ACQUA.


La casta degli uomini d’ affari e senza scrupoli, in questi anni in cui la politica è divenuta mero strumento per realizzare gli interessi personali di pochi, i politici appunto, ci ha privato di tutto, persino della dignità.

La logica del profitto, che induce a mettere al primo posto l’economia e gli interessi personali di pochi, senza alcun riguardo per l’interesse generale, ha condotto a rendere un bene prezioso e vitale come l’acqua, commerciabile.

Questa è la nuova frontiera del business: il commercio dell’acqua. Alla casta dei grandi uomini di affari non interessa che il corpo umano sia composto per il 70% d’acqua e che senza acqua si muore, a loro interessa il business degli amici speculatori. Per questo voglio privatizzare l’acqua!

La privatizzazione dell’acqua è strumentale a niente altro se non al profitto delle grandi multinazionali. E allora, per difendere i nostri di interessi, non ci resta che firmare per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua!

I cittadini hanno dimostrato di saper difendere i loro diritti tanto che i promotori del referendum hanno superato le 500mila firme raccolte.

Queste firme occorrono per:
1) togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua;
2) restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori;
3) garantirne l’accesso a tutte e tutti;
4) tutelarlo come bene collettivo e conservarlo per le future generazioni.

FAI COME ME E GLI OLTRE 500MILA FIRMATARI. FIRMA PER I REFERENDUM

vedi la mappa dei banchetti di raccolta firme su http://www.acquabenecomune.org/

Perché si scrive acqua ma si legge democrazia

I MONDI DELL'ACQUA IN MOVIMENTO




Cochabamba, 2000 - Italia, 2010: la lotta per l'acqua continua
Le immagini dell'anniversario dei 10 anni dalla famosa "Guerra dell'Acqua" di
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Associazione Yaku

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