martedì 11 maggio 2010

La FAO lancia una petizione mondiale contro la fame


Jeremy Irons aderisce alla campagna 1billionhungry della FAO con un video in cui grida la sua rabbia

La FAO lancia oggi una grande petizione on line, che esorta la gente in tutto il mondo ad indignarsi per il fatto che circa un miliardo di persone soffrano la fame.

Il Progetto 1billionhungry usa immagini forti per mostrare cosa davvero può significare aver fame, mentre un linguaggio diretto ed una grafica innovativa attraggono l'attenzione sul fatto che è giunto il momento di dire basta! Icona della campagna un fischietto giallo per esortare la gente a "fischiare" contro la fame.

La petizione mondiale fa appello ai governi affinché facciano dell'eliminazione della fame la priorità numero uno.

"Dovremmo tutti essere molto arrabbiati per il fatto che altri esseri umani continuino a soffrire la fame", ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf.

"Se anche voi lo siete, vorrei che esprimeste questa rabbia aggiungendo il vostro nome alla petizione 1billionhungry che trovate su http://www.1billionhungry.org/, che siate ricchi o poveri, giovani o vecchi, nei paesi in via di sviluppo come in quelli sviluppati", ha aggiunto.

La FAO spera che la petizione trovi un'amplificazione attraverso social network come Facebook, Twitter e YouTube.



Assicurando il proprio sostegno all'iniziativa, l'attore inglese Jeremy Irons ha preparato un video promozionale in cui ripete la famosa scena del film del 1976 "Quinto Potere", di Sydney Lumet, in cui Peter Finch, che ha vinto l'oscar per questo ruolo, grida di essere molto arrabbiato, per l'appunto mad as hell!

Il sostegno internazionale

L'atleta olimpico Carl Lewis ed il calciatore Patrick Vieira sono alcune delle personalità del mondo dello sport e dello spettacolo che hanno partecipato al lancio.

L'Associazione delle leghe Europee di calcio professionistico presenta un video di appoggio all'iniziativa con le dichiarazioni di alcuni calciatori famosi, ed inoltre più avanti sponsorizzerà una "Giornata di partite contro la fame".

I cantanti Anggun, Dee Dee Bridgewater, Dionne Warwick, Fanny Lu, Mory Kanté Noa e Chucho Valdés, ambasciatori di buona volontà della FAO, hanno donato musiche alla campagna.

Il progetto 1billionhungry è appoggiato da una serie di organizzazioni della società civile, tra cui l'Associazione mondiale delle guide e delle ragazze scout, e da un numero crescente di ONG che promuoveranno la campagna attraverso i loro network.

"È un'ingiustizia immane che oltre un miliardo di persone vadano a letto a stomaco vuoto, ed è per questo che accogliamo con piacere l'impegno della FAO in questa direzione", ha dichiarato Katia Maia, responsabile della Campagna per l'alimentazione e l'agricoltura di Oxfam.

Un obiettivo che si allontana

Se nella riduzione della fame si continuerà a mantenere il passo attuale, l'Obiettivo del Millennio di dimezzare la percentuale delle persone che soffrono la fame entro il 2015 non sarà raggiunto.

Su circa 1 miliardo di persone che soffrono la fame, 642 milioni vivono nella regione Asia e Pacifico, 265 milioni nell'Africa sub-sahariana, 53 milioni in America Latina e Caraibi, 42 milioni in Medio Oriente e Nord Africa e 15 milioni nei paesi sviluppati.

La FAO stima che la produzione agricola mondiale dovrebbe aumentare del 70 per cento per riuscire a produrre cibo sufficiente per i 9 miliardi di persone che abiteranno il pianeta nel 2050.

Si parlerà di aiuti all'agricoltura dei paesi in via di sviluppo al summit dei leader del G8 che si svolgerà il mese prossimo in Canada.

In molte parti del mondo sono stati organizzati eventi a sostegno della campagna 1billionhungry. Solo per fare qualche esempio, ad Yokohama, sede delle agenzie ONU in Giappone, sono stati messi striscioni giganti nei principali punti di riferimento della città. A Parigi studenti e varie ONG si sono radunati davanti la Torre Eiffel, con indosso le t-shirt della campagna e soffiando nei fischietti gialli.

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