venerdì 16 aprile 2010

Spagna. Sacchi di mais Ogm al Ministero


Abbiamo portato il nostro bus 'No Ogm' al ministero dell'Ambiente spagnolo, insieme a sacchi di mais della Monsanto, per chiedere una moratoria europea sugli Ogm. Da oggi anche online la prima parte dello studio: il vero costo degli Ogm.

Il nostro tour europeo contro gli Ogm si conclude in Spagna sia perché questo Paese ha la presidenza dell'Ue, ma soprattutto perché la Spagna è lo stato dove si concentra la quasi totalità della coltivazione di mais Ogm in Europa (circa 76.000 ettari nel 2009).

La settimana scorsa il bus è passato anche per l'Italia, dove ha raccolto la testimonianza della Task Force contro gli OGM e in tanti hanno firmato per un'Europa Ogm-free.

A Zapatero e Barroso ricordiamo che la protezione della salute dei cittadini europei e la salvaguardia di agricoltura e ambiente hanno la priorità sui profitti delle aziende biotech.

Le ragioni della nostra campagna contro gli organismi geneticamente modificati sono molteplici e riassunte nel rapporto "Il vero costo degli OGM" di cui oggi vengono pubblicati i primi tre capitoli.

"Il prezzo della libertà: quanto costa rimanere liberi dagli Ogm" che illustra le ripercussioni economiche per chi vuol rimanere libero da Ogm.

"L'ingegneria genetica non è una priorità per l'agricoltura" rivela la strada da percorrere per superare le sfide che l'agricoltura dovrà affrontare.

Infine un esempio drammaticamente concreto e recente dei danni ambientali ed economici, "La contaminazione da Ogm devasta il settore del lino canadese".

Nelle prossime settimane - mentre prosegue la petizione per una moratoria degli Ogm a livello europeo, che ha quasi raggiunto le 500.000 adesioni - pubblicheremo ulteriori esempi di fallimenti degli Ogm e alcune delle soluzioni alternative già esistenti.

Fonte: Greenpeace

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