venerdì 9 aprile 2010

MENO RIFUGIATI SOMALI ATTRAVERSANO IL GOLFO DI ADEN NONOSTANTE LE VIOLENZE NEL LORO PAESE


Il numero di persone che attraversano il Golfo di Aden dal Corno d’Africa si è quasi dimezzato nei primi tre mesi dell’anno se messo a confronto con quello dello stesso periodo nel 2009. Dall’inizio di quest’anno circa 9.400 persone hanno raggiunto le coste dello Yemen, a differenza delle quasi 17mila registrate fra gennaio e marzo 2009.

Il calo più evidente si registra nel numero dei nuovi arrivi di somali. Quest’anno sono arrivati nello Yemen circa 3.200 rifugiati somali, circa un terzo di quelli arrivati nel primo trimestre del 2009. Oggi i rifugiati somali rappresentano un terzo di ogni nuovo arrivo nello Yemen. Nello stesso periodo del 2009, considerato uno dei periodi recenti relativamente più calmi per la Somalia, i rifugiati somali erano invece la stragrande maggioranza, dal momento che rappresentavano più della metà di tutti i nuovi arrivi via mare nello Yemen. I nuovi arrivati dalla Somalia sono riconosciutii automaticamente come rifugiati nello Yemen che accoglie, al momento, più di 170.000 rifugiati somali.

Ad ogni modo, il calo nel numero di rifugiati somali non è affatto dovuto al miglioramento delle condizioni interne della Somalia. Ogni giorno molti civili somali sono costretti ad abbandonare le proprie case.

Quest’anno è cominciato con uno dei combattimenti più aspri verificatisi in Somalia dall’inizio del 2009. Il primo trimestre del 2010 ha fatto registrare uno dei più alti tassi di esodo da gennaio 2009, con una stima di 169mila persone costrette a lasciare le proprie case nella Somalia centro-meridionale, in particolare a Mogadiscio. In ogni caso il numero di somali arrivati nella regione resta relativamente esiguo. Più di 20mila rifugiati somali sono fuggiti dall’inizio dell’anno verso i Paesi confinanti – soprattutto Kenia (oltre 12mila) ed Etiopia (oltre 6.500).

La maggior parte degli sfollati somali ha trovato accoglienza nei campi di fortuna allestiti nel corridoio di Afgooye, appena fuori Mogadiscio, oppure sono rimasti nella capitale.

Secondo quanto riportato dagli ultimi rifugiati somali che hanno raggiunto lo Yemen, coloro che fuggono dai combattimenti hanno crescenti difficoltà a raggiungere la città portuale di Bossaso, nella Somalia settentrionale, da dove poi attendere la propria occasione di imbarcarsi clandestinamente per lo Yemen. Il clima di insicurezza generalizzata rappresenta la ragione principale che impedisce loro di spostarsi verso nord. Inoltre affermano che le persone hanno semplicemente sempre meno mezzi per pagarsi il viaggio per il Puntland.

I rifugiati hanno inoltre riferito dei visibili sforzi profusi dalle autorità di Puntland per contenere il traffico di esseri umani e hanno accennato al grande numero di nuovi arrivati a Bossaso in attesa di essere traghettati in Yemen. I team dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in Somalia settentrionale continuano ad assistere la popolazione in fuga. Inoltre, campagne intensive d’informazione avvertano coloro che prendono in considerazione la rischiosa traversata verso lo Yemen circa i pericoli connessi.

Secondo queste stesse testimonianze, molti profughi somali evitano di dirigersi verso Kenia o Etiopia attraverso i territori controllati dalla milizia, per il timore di violenze e reclutamenti forzati.

La popolazione civile in Somalia continua a soffrire una della peggiori crisi umanitarie del mondo. Si stima che in Somalia vi siano 1,4 millioni di sfollati interni, mentre circa 570mila somali vivono come rifugiati nei Paesi confinanti.


Fonte:UNHCR

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