giovedì 22 aprile 2010

Adusbef: commissione max scoperto una partita di 181,9 miliardi di euro negli ultimi 5 anni e di possibili rimborsi.


COMMISSIONE MAX SCOPERTO, UNA PARTITA DI 181,9 MILIARDI DI EURO NEGLI ULTIMI 5 ANNI E DI POSSIBILI RIMBORSI CHE,bDOPO SENTENZA CASSAZIONE, “SISTEMA BANCARIO” E BANKITALIA, FAREBBERO BENE A NON SOTTOVALUTARE.

Negli ultimi cinque anni di vigenza (2005-2009), su un totale di 6.155 miliardi di euro di finanziamenti per cassa, la commissione di massimo scoperto arbitrariamente conteggiata dal sistema bancario ai debitori al di fuori dei tassi soglia regolati dal quarto comma dell’art.644 del codice penale,è ammontata a 181,9 miliardi di euro.

La Cassazione penale, nella sentenza n.12028/2010, ha ristabilito ancora una volta la legalità nei rapporti e nei patti leonini banche-utenti, affermando che indipendentemente da quanto stabilito dai banchieri e dalle norme amministrative,il codice penale,ai sensi del quarto comma dell’art. 644 c.p. impone di considerare rilevanti ai fini della fattispecie di usura, tutti gli oneri che un utente sopporti in connessione con il suo uso del credito. E tra di essi rientra indubbiamente la commissione di massimo scoperto.

Per 13 lunghi anni,imprenditori strozzati dagli alti tassi di interesse imposti dalle banche, non hanno potuto far valere le proprie ragioni in giudizio perché,anche se i tassi rilevati trimestralmente eccedevano i tassi soglia stabiliti dal quarto comma dell’art.644 del codice penale,trovavano ostacolo nella circolare di Bankitalia che impediva il computo del massimo scoperto ai corretti conteggi,come ribaditi dalla Cassazione.

La metodica impiegata per ottenere la massima remunerazione con l’applicazione di tali interessi con l’attuazione abnorme della commissione massimo scoperto (CMS) la quale non è altro che un mero aumento del costo del danaro, svincolato da qualsiasi prestazione in concreto fornita dal mutuante e, quindi, da considerarsi semplice “strumento” per ottenere un aumento del tasso effettivo richiesto,ha trovato una severa censura nella sentenza di Cassazione,che apre chiari scenari di risarcibilità.

La famigerata circolare della Banca d’Italia del 30/09/1996 (e le successive che fissano la media aritmetica semplice della CMS applicata dagli istituti di credito) nella quale è riportato che, nell’applicazione della normativa in materia di interessi legali, la CMS non entra nel calcolo del Tasso annuo effettivo globale (TAEG), ha volontariamente aggirato il disposto normativo di cui all’art. 644 c.p. comma terzo, il quale impone per legge di stabilire il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari.

Appare oramai consolidato in Giurisprudenza che l’unico criterio valido per la determinazione del reato di usura sia l’art. 644, comma 4, del Codice Penale, non potendo le Autorità amministrative mutare i principi cardine dettati dalla norma in tema di usura, perché la commissione di massimo scoperto, anche alla luce della sentenza della Cassazione Civile 870/96, altri non è che una remunerazione accordata alla banca per la messa a disposizione dei fondi a favore del correntista indipendentemente dall'effettivo prelevamento della somma e, dunque una remunerazione soggetta a vantaggi economici che possono essere usurari se aggiunti al tasso d’interesse.

Banche e Bankitalia si preparino quindi alle azioni giudiziarie per ottenere i rimborsi.

Erogato *CMS* Miliardi di euro
12/2005 1.071,029 3,20 % 34,3
12/2006 1.128,620 3,50 % 39,5
12/2007 1.266,618 3,00 % 37,9
12/2008 1.304,896 2,70 % 35,2
09/2009 1.346,219 2,60 % 35,0

* Bollettini statistici di Bankitalia - Finanziamenti per cassa (Miliardi di euro) elaborazioni Adusbef su dati Bankitalia

Fonte:Adusbef

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