giovedì 18 marzo 2010

La casa: un sogno irrealizzabile in Italia.


Un mio amico che è appena andato in pensione dopo 40anni di lavoro, sacrifici e rinunce finalmente riesce a vedere tutti insieme un pò di soldi della liquidazione e inizia come tanti altri comuni mortali che non fanno parte di nessuna casta, a sognare: acquistare due piccoli appartamenti per aiutare i suoi due figli.

In questo periodo non ho scritto perché sono nauseato e infervorato per lo schifo della politica e per la piega che sta prendendo questo paese in via di sviluppo, dove le colpe vengono attribuite all’attuale maggioranza e ci si dimentica volutamente o per distrazione delle responsabilità dell’opposizione. Come tutti sapete sono orfano del mio partito e, di conseguenza, sono apartitico in quanto gli attuali schieramenti non mi rappresentano.

Condividevo le iniziative del popolo viola, ma dopo l’ultima manifestazione (durante la quale la casta politica all’opposizione è salita sul palco per impadronirsi delle iniziative spontanee del popolo viola) mi sono distaccato perché, secondo il mio modesto parere, nel periodo delle elezioni la casta sfrutta questi momenti solo per racimolare voti.

Allora mi sono avvicinato alle associazioni e Organizzazioni indipendenti come Amnesty International, Greenpeace, Survival e tante altre, che in silenzio portano avanti battaglie che condivido, ma sono snobbati dalla casta dei giornalisti.

Oggi torno a scrivere più infervorato e disgustato che mai per raccontare come sono umiliati gli abitanti di questo paese in via di sviluppo di caste privilegi e corrotti.

Un mio amico che è appena andato in pensione dopo 40anni di lavoro, sacrifici e rinunce finalmente riesce a vedere tutti insieme un pò di soldi e inizia, come tanti altri comuni mortali che non fanno parte di nessuna casta, a sognare: acquistare un piccolo appartamento per aiutare i suoi due figli.

Questo mio amico abita nella capitale del paese in via di sviluppo, per coronare il sogno di una vita, aiutare i figli ad acquistare un piccolo appartamento, si allontana circa 30 Km da Roma e insieme ai figli inizia a girare. Si ferma presso le agenzie immobiliari, si fa fare preventivi e prende appuntamenti per visionare appartamenti da ristrutturare, ma i suoi risparmi e la sua liquidazione non bastano nemmeno per pagare le spese. Si ferma perciò in un cantiere dove stanno costruendo delle palazzine e con i suoi figli si presenta al responsabile delle vendite.

Visionano gli appartamenti finiti: hanno una metratura di circa 60 metri quadri, sono composti da salone, angolo cottura, camera, cameretta, bagno e balcone. Tornano presso l’ufficio e il responsabile stila un promemoria per dimostrare al costruttore che dei poveri illusi hanno visionato gli appartamenti, rilasciando il seguente promemoria: prezzo del piccolo appartamento 260 mila euro, comprensivi di dieci mila euro per la proposta di vendita (nel caso in cui il costruttore non dovesse accettare, questa cifra viene restituita al mio amico), di 30 mila euro al compromesso, 80% di mutuo, altri 30 mila euro da versare prima dell’atto. A questa cifra dobbiamo aggiungere l’iva al 4% sul dichiarato, Notaio circa 5 mila euro, agenzia circa il 4%, inoltre il 3% per le spese della pratica del mutuo e allacci vari.

Questo mio amico, che di liquidazione dopo 40 anni di lavoro ha percepito circa 50 mila euro, ossia l’equivalente delle perdite annue di alcuni privilegiati politici della casta come abbiamo letto e ascoltato in questi giorni, dall’ altra casta di privilegiati, i giornalisti.

Questo signore 60 enne, mi raccontava questa umiliazione subita con le lacrime agli occhi e si percepiva l’amarezza e il fallimento dei suoi sogni e della sua vita: dopo aver lavorato come una formica e cercato di mettere da parte le briciole del suo stipendio, non è stato in grado di aiutare i suoi figli ad acquistare un piccolo appartamento (che è l’equivalente del disimpegno di una villa dei privilegiati della casta politica!!).

Aggiungo, cari politici privilegiati e corrotti, tornate sulla terra! Da marte non si può governare questo paese, non possiamo dire che avete un idea politica in quanto cambiate schieramento politico più veloci della bandiera esposta al vento.
Sinceramente delle vostre denunce dei redditi che guadagnate o perdete non ci interessa, fate in modo di governare e di far vivere in modo dignitoso gli sfortunati abitanti di questo paese in via di sviluppo.

Se non siete all’altezza del compito e volete continuare a pensare ai vostri privilegi e loschi affari, abbiate il buon senso di dimettervi in massa e dichiarate al popolo che siete un branco di arraffoni e incompetenti, fareste un favore grandissimo a questi sfortunati italiani e stranieri che vivono nel bel paese ridotto da voi in un paese in via di sviluppo.
Dino Brancia

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