venerdì 26 marzo 2010

Greenpeace in Puglia: forza Regioni contro il nucleare


Bari, Italia — Per incitare tutte le Regioni ad andare avanti in un percorso antinucleare, questa mattina gli attivisti di Greenpeace hanno aperto sulla facciata dell’edificio della Regione Puglia, sul lungomare di Bari, uno striscione con la scritta ‘FORZA REGIONI CONTRO IL NUCLEARE’. La Puglia è una delle Regioni che si è dotata di una legge che blocca il nucleare e che, invece, secondo i piani del Governo, rischia di ospitare a breve un reattore.

Contemporaneamente la nave ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow Warrior, ha raggiunto Bari per consegnare simbolicamente alla Puglia l’appello contro il nucleare dell’associazione, firmato in poche settimane da ben 75mila cittadini italiani. L’appello è stato già inviato nei giorni scorsi a tutti i candidati alle elezioni regionali che non hanno ancora preso una posizione contraria ai progetti nucleari del governo.

«La Puglia, rifiutando il nucleare con una legge regionale, ha dato dimostrazione di avere una visione illuminata del suo futuro energetico - sostiene Andrea Lepore, responsabile campagna Nucleare di Greenpeace - Tutte le Regioni devono seguire questo percorso e continuare a opporsi al nucleare: è fondamentale che i primi a esserne convinti siano proprio i nuovi governatori». E con loro gli elettori, che Greenpeace invita a votare tenendo in considerazione la posizione sul nucleare dei differenti candidati, andando anche a informarsi su http://www.nuclearlifestyle.it/.

Le Regioni e i loro futuri governatori avranno, infatti, un ruolo determinante per impedire il ritorno del nucleare in Italia. Il Governo, attraverso la Legge 99 e il decreto sulle localizzazioni, sta prepotentemente cercando di escludere le regioni dalle decisioni sul nucleare. Nel 2009, tredici Regioni, spinte da una nota di Greenpeace e altre associazioni, hanno già fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge 99 ed è necessario che continuino la loro battaglia contro l’imposizione governativa del nucleare.

Il Governo, infatti, sta procedendo in silenzio: come previsto, la localizzazione dei siti, che dovevano essere indicati un mese fa, è “slittata” per paura di perdere voti nelle elezioni regionali. Sempre in silenzio, il 9 aprile a Parigi verrà firmata l’intesa che dovrebbe portare in Italia quattro centrali nucleari francesi EPR: un prototipo mal funzionante e pericoloso. Intanto, Berlusconi fa l’”ipocrita nucleare” in Puglia, dichiarando come un disco rotto che il nucleare si farà ma che non serve a questa Regione.

«Se il governo riuscirà a imporre alle Regioni il nucleare, l’Italia sprecherà anni e risorse perdendo la possibilità di diventare un Paese moderno e indipendente dal punto di vista energetico. Al contrario si metterà in casa centrali pericolose, dannose per l’ambiente e la salute e si caricherà sulle spalle per migliaia di anni il problema irrisolto delle scorie radioattive» conclude Lepore.

Greenpeace ha invitato sulla Rainbow Warrior, per un dibattito proprio sui temi del nucleare e dell’energia, entrambi i principali contendenti alla sfida elettorale pugliese, l’attuale governatore Niki Vendola e Rocco Palese. Vendola ha accettato l’invito e sarà sulla Rainbow Warrior alle ore 15.

http://www.nuclearlifestyle.it/

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