mercoledì 17 febbraio 2010

Crisi: gli ultimi dati relativi a produzione industriale ed esportazioni (calo di oltre il 20%),

Gli ultimi dati relativi a produzione industriale ed esportazioni confermano la necessità di un intervento molto forte sul potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso per rilanciare i consumi interni.

Dopo i dati drammatici di ieri sulle esportazioni (un calo di oltre il 20%), oggi giunge l’ennesima batosta da Finmeccanica, secondo la quale la produzione industriale, nel 2009, è crollata del -27,1%.

Di quali altri dati vi è bisogno per attestare la profonda crisi cui versa l’economia italiana?” – si chiedono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Questo, infatti, è solo il fanalino di coda di una lunghissima serie di dati che delineano una situazione drammatica: dal crollo del PIL (-4,9%) alla caduta verticale del reddito delle famiglie (-1,9% secondo le Stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori poi confermate dall’Istat, ma addirittura -3,2% per le famiglie a reddito fisso), dalla contrazione dei consumi (dal-2,5%al 3%) all’aumento impressionante di CIG (+412%) e disoccupazione (+8,5%).

È da oltre un anno che denunciamo tale andamento, oggi, alla luce delle conferme giunte dai più importanti istituti di statistica, chiediamo al Governo delle risposte concrete, dal momento che risulta evidente che la crisi è determinata in larga parte dalla netta contrazione della domanda di mercato e che una eventuale ripresa non può essere ricondotta, come si evince dai dati sull’esportazione, a una variazione positiva della domanda esterna.

È ora di agire a sostegno delle famiglie, rilanciando la domanda di mercato attraverso la detassazione per il reddito fisso da lavoro e da pensione, per almeno 1200 Euro annui e attuando, come promesso, un blocco delle tariffe per il 2010 (anno in cui si prospettano aumenti tariffari per 660 Euro).

Bisogna inoltre intervenire, parallelamente, sul lato sugli investimenti per la ricerca e l’innovazione tecnologica.

Solo attraverso tali operazioni si può intravedere una via d’uscita, una reale ripresa dell’economia del Paese e dei bilanci familiari.

In caso contrario, il 2010 rischia di registrare una crescita pari a zero!

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