sabato 30 gennaio 2010

Bonanni: "Un impegno comune per salvare a tutti i costi Termini Imerese"


"Spero che nell'incontro del 5 febbraio prendano corpo i contorni, che si stanno già delineando, per una soluzione che faccia vivere Termini Imerese". Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni al termine del tavolo Governo, Fiat e sindacati svoltosi al Ministero dello Sviluppo economico per discutere della situazione dello stabilimento di Termini Imerese.

Si svolgerà infatti venerdì prossimo il nuovo round governo- Fiat- sindacati, nel corso del quale verranno esaminate nel dettaglio, come annunciato dal ministro Scajola nel corso dell'incontro, le sette manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Termini Imerese arrivate alla task-force costituita dal ministero per lo Sviluppo Economico e dalla Regione siciliana.

"Positiva la task-force ma dobbiamo valutare bene le proposte per sapere che cosa ci mettono Regione, Governo e anche il sindacato" ha detto Bonanni prendendo la parola nel corso dell'incontro. Il sito per noi va salvato e riconvertito ma ciascuno deve chiarire che cosa e' disposto a fare" ha poi precisato indicando come via d'uscita dalla situazione attuale l'esame di proposte "che abbiano attinenza con l'auto e che mantengano in piedi l'attività produttiva".

Già prima dell'incontro, nell'auspicare senso di responsabilità da parte dei vertici Fiat, Bonanni aveva sottolineato: "Quando abbiamo di fronte la perdita di posti di lavoro, la cui difesa e' l'essenza dell'azione sindacale, noi siamo disposti a tutto. La Cisl - ha poi tenuto a ricordare - ha sempre garantito un'interlocuzione responsabile. Ha esultato quando Marchionne discuteva alleanze con Detroit e per le discussioni sulla Opel, perché serve un'economia di scala per rafforzare l'azienda, ma non vorremmo che la Fiat si americanizzasse anche nei rapporti con il sindacato''

"Ieri qualche segnale c'e' stato, oggi speriamo ci sia qualcosa di nuovo", aveva detto. "In ogni caso noi arriveremo a tutto per scoraggiare l'azienda ad abbandonare in questo momento particolare posti di lavoro. Al governo chiediamo chiarezza e responsabilità e all'azienda di non ricorrere ad un sistema antidiluviano sul piano delle relazioni sindacali. La Cisl sostiene posizioni ragionevoli, mentre combattiamo con tutta la nostra forza l'irragionevolezza. Siamo in crisi da un anno e mezzo e la gran parte delle piccole e medie imprese ha lavorato con noi attraverso gli ammortizzatori sociali. Non vorremmo che a chiudere fossero le grandi aziende. Noi vogliamo mantenere l'occupazione. Spero prevalga il senso di responsabilità''.

E sul mantenimento dello stabilimento di Termini Imerese il segretario generale Cisl ha risposto: ''noi sosteniamo che tutti gli altri siti vadano fortificati. Su Termini diciamo che si può pure produrre altro, anche in ausilio a Fiat ma bisogna non chiudere il sito. Se lo Stato dà soldi qualcosa deve anche ottenere. Gli incentivi sono in ballo e noi siamo per darli a condizione che - visto che sono soldi pubblici - i cittadini possano riconoscere una loro utilità, vale a dire che non si perdano posti di lavoro”.

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