domenica 27 dicembre 2009

Crisi. 596 euro la stangata del 2010 per le famiglie.

Non è vero che la legge Finanziaria appena approvata, non abbia aumentato le tasse esistenti ed introdotto nuove tasse,come hanno affermato il ministro Tremonti ed il Premier Berlusconi nel rivendicare il fatto di non aver messo le mani nelle tasche dei cittadini,come titolo di merito del governo,perché ci sono circa 120 euro di nuovi balzelli che graveranno sulle spalle di ogni famiglia.

Il comma 200 della finanziaria autorizza infatti, istituisce a decorrere dal 1 gennaio 2010, anticipazioni tariffarie di 3 euro a passeggero su ogni singolo biglietto aereo a favore dei gestori aeroportuali, che invece di tirare fuori mezzi propri per finanziarsi, lo fanno a spese dei viaggiatori configurando una vera e propria stangata tariffaria pari ad almeno 65 euro l’anno a carico dei viaggiatori, tanto per far uscire il settore dei trasporti dalla gravissima crisi.

Il comma 215 sulle spese di giustizia, introduce il contributo unificato pari a 103,3 euro a carico dei lavoratori licenziati che fanno ricorso in Cassazione,con la beffa della compensazione delle spese legali; mentre il comma 6-bis della stessa legge finanziaria,istituisce un ulteriore balzello, pari ad un contributo minimo di 38 euro a carico di quei cittadini che osano fare ricorso contro gli agguati degli autovelox, che i Comuni installano perché sono alla canna del gas e in tal modo recuperano risorse in bilancio.

Per impugnare una multa di circa 45 euro davanti al Giudice di Pace, occorre spenderne circa 55 tra i costi di 3 raccomandate bolli e contributo unificato non previsti in precedenza, configurando lesione accesso giustizia dei cittadini che hanno subito torti ed angherie.

A questa ministangata governativa, “dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti” bisogna aggiungere 30 euro di gas, 130 di RCA, 18 euro per i servizi idrici; 35 euro di Tarsu; 30 di rincari dei servizi bancari; 80 euro per le rate dei mutui visto che le banche, prevaricando i contratti,stanno aumentando lo spread quasi raddoppiato, 65 euro per gli aumenti dei biglietti dei treni, 90 euro per i costi dei carburanti (su base annua).

Rincari dal 1.gennaio.2010 (stime osservatori Adusbef - Federconsumatori)
RC AUTO (AUMENTO MEDIO 15 %) 130 EURO
TARIFFE AEROPORTUALI (3 EURO OGNI BIGLIETTO) 65 EURO
RICORSO MULTA GIUDICE PACE 55 EURO
TARIFFE GAS 28 EURO
SERVIZI IDRICI 18 EURO
TRENI 65 EURO
TARSU (TARIFFE RIFIUTI SOLIDI URBANI) 35 EURO
SERVIZI BANCARI 30 EURO
RATE MUTUI 80 EURO
CARBURANTI (BENZINA E GASOLIO) 90 EURO
TOTALE AUMENTI 596 EURO

Adusbef e Federconsumatori,anche se ispirate dal pessimismo della ragione, auspicano nel 2010 l’uscita dal tunnel della crisi e l’inizio della ripresa economica,ma ritengono controproducente e sbagliato ammantare i problemi reali soltanto con l’ottimismo di facciata da parte di un Governo che ha fatto poco o nulla per aiutare le famiglie italiane ad uscire da un grave disagio sociale, ma che al contrario ha improntato la sua politica economica ad una premialità di vantaggio per ricchi, furbi, trafficanti,riciclatori ed evasori confezionando su misura uno scudo fiscale criminale, che ha sanato 100 miliardi di euro con un obolo di soli 5 miliardi, invece che dei 55 miliardi dovuti solo se fosse stata applicata un’equa ritenuta pari agli altri contribuenti “fessi”,per impoverire ancora di più milioni di famiglie che vivono ai margini, con un vistoso aumento della soglia di povertà.

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