mercoledì 7 ottobre 2009

Afghanistan. Ottavo anno di una guerra inutile.

7 ottobre 2008, giorno del ricordo per non dimenticare gli 11 mila morti civili Afghani provocati da una guerra inutile voluta dall’Amministrazione USA.
Sono trascorsi 8 anni dall’inizio di una guerra inutile in Afghanistan voluta dall’amministrazione Americana guidata dal sanguinario di turno assetato di sangue e di vendetta, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 che causarono 2.700 vittime. Attentato con poche luci e tante ombre.
Il mondo intero si strinse nel dolore dell’America, da quel momento, il sanguinario Presidente Americano, forte dell’appoggio dell’opinione pubblica USA e del mondo politico internazionale, decise di mostrare la forza di una super potenza, convinto che gli amici di AL-QAEDA e i Talebani di un tempo, vedendo lo schieramento militare imponente del mondo intero, si sarebbero spaventati e sarebbero tornati alla ragione. Questi amici Talebani armati dagli Usa per respingere gli invasori Russi non volevano sentire ragione e allora da amici diventarono i nemici attuali dell’amministrazione Americana.

Nei primi sei mesi di guerra, le forze aeree Usa sganciarono sul territorio Afghano 250 mila bombe a grappolo, la maggior parte delle quali sono rimaste inesplose.
A pagare le conseguenza di questa inutile guerra sono i civili: donne, uomini, anziani e bambini.

Il 7 ottobre 2001 alle ore 20.45 circa dell’Afghanistan, le 16.15 ora italiana, le forze armate Anglo Americane iniziarono un bombardamento aereo. Solo con i bombardamenti aerei del 2001-2002 morirono più di 3 mila civili.

A otto anni di distanza, la guerra ha provocato la morte di quasi 11 mila civili afgani, di cui oltre 3 mila vittima degli attacchi talebani e almeno 7 mila uccisi dalle truppe alleate. Inoltre sono morti 21 soldati italiani, 1.400 soldati alleati, 6 mila soldati e poliziotti afgani e circa 25 mila guerriglieri talebani, quindi, almeno 43 mila vite umane sono state stroncate in otto anni di guerra inutile.

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