martedì 19 agosto 2014

FISCO, CONTRIBUENTI.IT: CORRUZIONE + 71% NEL 2014. 3 IMPRESE SU 5 CHIUDONO DOPO UN CONTROLLO.

"La corruzione e l’equità fiscale sono i principali problemi che affliggono i contribuenti". Lo ha affermato il Presidente dei Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno nel presentare stamane a Capri il 4° Rapporto del Contribuente 2014 redatto dall’’Associazione Contribuenti Italiani.

Non si può combattere l’evasione fiscale se non si sradica la corruzione diffusa che si registra nel nostro Paese - ha aggiunto Carlomagno – La corruzione provoca sia un danno diretto all’economia, generando costi insostenibili per le imprese, che un danno indiretto, allontanando quelle straniere dall’investire in Italia”.

In Italia, nel primo semestre del 2014, la corruzione è cresciuta del 71% rispetto al 2013 raggiungendo un giro d’affari di 76 MLD di euro.
Anche lo stato di salute dei contribuenti peggiora. Sempre di più imprese italiane chiudono i battenti dopo aver ricevuto un controllo fiscale.

Secondo il 4° Rapporto del Contribuente 2014, che sarà pubblicato prossimamente sul sito internet www.contribuenti.it, nel I semestre del 2014, soltanto 2 imprese su 5, il 40,,9%, che ricevono un controllo fiscale riescono a sopravvivere, contro il 93,2% registrato nel 2008. Anche le richieste di rateizzazioni del pagamento delle imposte sono cresciute in maniera esponenziale unitamente all’uso del ravvedimento operoso: +122% nel 2014: 2 contribuenti su 3 non riescono più a pagare nei termini le imposte.

Nel I semestre del 2014 è cresciuta anche la sfiducia dei Contribuenti Italiani nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria. 3 contribuenti su 4 (il 74,3%) chiedono la riforma del Garante del Contribuente e la riforma della mediazione tributaria (il 79,2%) perché non si sentono tutelati o perché non sono organi terzi. Al contrario, cresce la fiducia nella Giustizia tributaria dell’2,2%, passando dal 86,4% del 2013 all’89,3% del 2014.



giovedì 14 agosto 2014

CARTONE ANIMATO IN RICORDO DEI BAMBINI DI GAZA UCCISI DURANTE L'OFFENSIVA ISRAELIANA





Fonte: www.nocensura.com

VOLO IN PARAPENDIO, EUROPEI IN SERBIA E COPPA DEL MONDO DI ACROBAZIA IN FRIULI

Sul Lago di Cavazzo (Udine) si è aperta Acromax, tappa italiana della Coppa del Mondo di acrobazia in parapendio che durerà cinque giorni.

Riconosciuta dalla FAI (Federazione Aeronautica Internazionale) la gara è organizzata dal Volo Libero Friuli nell'ambito degli eventi del progetto Gemona Città dello Sport e del Benstare.

Parteciperanno una quarantina di piloti provenienti da tutto il mondo, specialisti in acrobazie come Raul Rodriguez (Spagna), Francoise Ragolski (Francia) ed il nostro Aaron Durogatti, giovanissimo pilota di Merano, vincitore della coppa del mondo di parapendio 2012 insieme a Nicole Fedele, pilota di Gemona del Friuli, detentrice del record mondiale femminile di distanza libera (381 km) ed oggi testimonial della manifestazione.

Il Lago di Cavazzo, ribattezzato dei Tre Comuni perchè bagna anche il territorio di Bordano e Trasaghis, è il più esteso tra i laghi naturali friulani con 6500 metri di lunghezza. Sulla riva ovest del lago, vero cuore della manifestazione, si potrà assistere agli spettacolari atterraggi su una zattera galleggiante dopo che i piloti saranno decollati dal monte San Simeone sopra Bordano a 1180 metri ed eseguito figure acrobatiche in singolo ed a coppie sopra lo specchio lacustre. Lo scorso anno nel singolo vinse Nicola Donini di Merano.

Durante la competizione sono previsti intrattenimenti diurni e serali con concerti ed intrattenimenti con dee jay. Imperdibili i tradizionali e coloratissimi fuochi d'artificio sul lago la sera del 14 agosto.

La nazionale di parapendio è impegnata nei Campionati Europei 2014 a Kopaonik, il massiccio montano più grande della Serbia a cira 270 km da Belgrado ed anche parco naturale. La vetta più alta raggiunge i 2017 metri.
Fanno parte della squadra Silvia Buzzi Ferraris (Milano), Nicole Fedele (Gemona del Friuli), Davide Cassetta (Torino), i trentini Christian Biasi, Luca e Nicola Donini, gli altoatesini Franz Erlacher, Peter Gebhard e Joachim Oberhauser ed il CT Alberto Castagna di Milano.

Nei primi quattro giorni non è stato possibile disputare nessuna manche a causa delle condizioni avverse del tempo. Meglio è andata nei successivi quattro dove si è potuto volare su percorsi tra i 60 e 97 km. La manifestazione si chiuderà il 16 agosto.

Al momento la classifica provvisoria delle 22 nazioni presenti vede l'Italia al quinto posto dietro Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, e Svizzera. Luca Donini, migliore tra gli azzurri, è all'undicesimo posto nella classifica individuale che elenca 113 piloti. Molto meglio in campo femminile dove Nicole Fedele e Silvia Buzzi Ferraris sono piazzate rispettivamente al secondo e terzo posto dietro la francese Seiko Fukuoka Naville.


martedì 22 luglio 2014

LE MULTINAZIONALI CONTROLLANO TUTTO CIÒ CHE MANGIAMO


Il loro obiettivo è il profitto, senza alcun riguardo per la salute umana

Dai nostri campi alle nostre forchette,le grandi corporation hanno una quantità enorme di potere sul nostro approvvigionamento alimentare, spiega Mychael Snyder sul blog 'The Economic Collpase'. Attualmente più di 313 milioni di persone vivono negli Stati Uniti e il compito di nutrirle tutte è concentrato nelle mani di poche decine di compagnie. Lo scopo di queste aziende è quello di massimizzare la ricchezza dei propri azionisti. Così il popolo americano finisce per mangiare miliardi di chili di cibo estremamente malsano, curato con sostanze chimiche e additivi.

Se gli Usa avessero avuto un vero sistema capitalistico, avrebbero un elevato livello di concorrenza nel settore alimentare. L’industria alimentare statunitense è, invece, diventata sempre più concentrata ogni anno che passa. Basta considerare i seguenti numeri sul settore agricolo degli Stati Uniti …

Il settore agricolo degli Stati Uniti soffre di livelli anormalmente elevati di concentrazione. La maggior parte dei settori economici ha rapporti di concentrazione di circa il 40%, il che significa che le prime quattro imprese del settore controllano il 40% del mercato. Se il rapporto di concentrazione è superiore al 40%, gli esperti ritengono che la concorrenza possa essere minacciato e gli abusi di mercato sono più probabili: più alto è il numero, maggiore è la minaccia.

I rapporti di concentrazione nel settore agricolo sono scioccanti.

-Quattro società possiedono 83,5% del mercato delle carni bovine. 
-Le prime quattro imprese detengono il 66% del mercato delle carni suine 
-Le prime quattro imprese controllano il 58,5%  del mercato della carne di pollo
-Nel settore delle sementi, quattro società controllano il 50% del mercato americano e il 43% del mercato delle sementi in tutto il mondo. 
-Quando si tratta di colture geneticamente modificate, una sola società, la Monsanto, vanta il controllo di oltre l’85% della superficie coltivata a mais degli Stati Uniti e il 91% di quella coltivata a soia.

Quando così tanto potere è concentrato in poche mani, i pericoli che ne derivano sono tremendi.

E, come se non bastasse prosegue Snyder, molte di queste corporazioni giganti (come la Monsanto) sono estremamente spietate. I piccoli agricoltori in tutta l'America sono stati spazzati via e costretti ad abbandonare l'attività  a causa delle pratiche commerciali predatorie condotte da queste grandi aziende …

Naturalmente il controllo che le grandi aziende hanno sul nostro approvvigionamento alimentare non si esaurisce nelle fattorie.
 

Anche la distribuzione del cibo è altamente concentrata. L’immagine seguente, creata da Oxfam International, mostra come solo 10 gigantesche multinazionali controllano quasi tutto ciò che compriamo al supermercato ...
Ad esempio, è stato recentemente riportato che la Nestlé sta conducendo una massiccia operazione di imbottigliamento di acqua in una riserva indiana in California, colpita da siccità.

Nestlé non si ferma a pensare se sia giusto o sbagliato imbottigliare acqua nel mezzo della peggiore siccità nella storia dello stato della California. Hanno il diritto di farlo e stanno facendo grandi profitti nel farlo, e quindi continueranno a farlo.

Si potrebbe pensare di boicottare tutte queste aziende e mangiare biologico, facendo la spesa nei negozi di alimenti naturali.

Beh, avverte Snydere, non è così facile. Secondo l'autore Wenonah Hauter, anche "l'industria alimentare della salute" è a estremamente concentrata ...
Negli ultimi 20 anni, Whole Foods Market ha acquisito le sue concorrenti, anche Wellspring Grocery, Bread of Life, Bread & Circus, Food for Thought, Fresh Fields, Wild Oats Markets,  Oggi la catena domina il mercato perché non ha nessun concorrente nazionale. Negli ultimi cinque anni le sue vendite lorde sono aumentate della metà (47 per cento) a 11,7 miliardi dollari, e l'utile netto quadruplicato a 465,6 milioni dollari. Uno dei modi attraverso i quali ha raggiunto tale redditività è con la vendita di prodotti alimentari tradizionali sotto la falsa illusione che siano meglio dei prodotti venduti in un negozio di alimentari regolare. I consumatori erroneamente concludono che questi prodotti siano migliori, e sono disposti a pagare un prezzo più alto. 

Anche la distribuzione dei cibi biologici è estremamente concentrata. Una società poco conosciuta, la United Natural Foods, Inc. (UNFI)  controlla la distribuzione di prodotti biologici e naturali. La società ha un contratto con la Whole Foods, ed è la principale fonte di questi prodotti per i restanti negozi di alimenti biologici. Questo rapporto ha portato a prezzi sempre più elevati per questi alimenti. Negli ultimi cinque anni, le vendite nette della UNFI sono aumentate di oltre la metà (55,6 per cento), 5,2 miliardi di dollari. Il suo margine di profitto netto è aumentato dell’88 per cento, a 91 milioni di dollari.

Ovunque si guardi, le multinazionali hanno il controllo.

E questo è particolarmente vero quando si guarda ai grandi distributori alimentari, come la Wal-Mart. Un dollaro su tre speso per generi alimentari negli Stati Uniti è speso da Wal-Mart.

Che è assolutamente stupefacente, e dà, ovviamente, Wal-Mart una quantità immensa di potere.

Nel settore della ristorazione, le dieci più grandi società di fast food rappresentano il 47 per cento di tutte le vendite dei fast food e, considerata la storia d'amore che gli americani hanno con i fast food, queste catene non sembrano essere in pericolo.

Se ad un americano non piace come queste multinazionali si comportano, sostiene Snyder, può sempre lamentarsi. Ma sarebbe uno a fronte di 313 milioni, e la maggior parte di queste grandi multinazionali non ha intenzione di prendere in considerazione le farneticazioni di una sola persona.

Collettivamente però, spiega Snyder, abbiamo un grande potere. E il modo in possiamo ottenere che queste grandi società cambino è votando con i nostri portafogli.

Purtroppo, la stragrande maggioranza degli americani sembra abbastanza soddisfatta dello status quo. La popolazione continuerà a essere sempre più malata, più grassa e meno sana ogni anno che passa mentre le grandi aziende alimentari diventeranno ancora più potenti.



SULLE ROTTE DEL GRIFONE IN DELTAPLANO E PARAPENDIO

E' stata pubblicata in internet l'anteprima (trailer) di un documentario naturalistico e sportivo che presenta al pubblico la vita di una specie maestosa di rapaci, i grifoni europei, in maniera assolutamente inedita ed innovativa, cioè ripresi dal deltaplano o dal parapendio.

Questi due mezzi di volo libero sono la chiave interpretativa per scoprire il mondo aereo di questi uccelli che raggiungono un'apertura alare di 2,8 metri. Il progetto si propone di salvaguardare la specie facendola conoscere ad un pubblico vasto e valorizzare un bene naturale dei nostri territori.

I piloti di deltaplano e parapendio hanno il privilegio di condividere con gli uccelli il medesimo ambiente e lo stesso metodo di volo, decollando da un pendio montano, volteggiando sopra le creste, planando nell'aria o volando per centinaia di chilometri. Il tutto in modo ecologico, senza rumore di motori, guadagnando quota trasportati dalle masse d'aria ascensionali create dall'irraggiamento solare del suolo, le cosiddette termiche. Il pilota di volo libero è, quindi, in grado di avvicinare e farsi avvicinare dai volatili che lo riconoscono come loro simile. Entrambi sono inseriti in modo naturale nello stesso ambiente e sottostanno ad identiche leggi nell'affrontare il volo.

Promotore dell'interessante iniziativa è il triestino Davide Finzi Carraro, quarant'anni, da ventidue pilota di deltaplano e parapendio, membro dell'associazione Ali Libere di Gemona del Friuli (Udine), nella vita progettista di droni.

I grifoni sono di casa in un triangolo che va dalla riserva naturale del Cornino, dall'omonimo lago, dove già da anni è in corso un progetto di conservazione e reintroduzione della specie, passando da Tolmin in Slovenia, fino all'isola di Cherso in Croazia. In questo vasto territorio il deltaplano di Davide Carraro segue il volo dei grifoni allo stato selvaggio, percorre in formazione con i rapaci lunghi tratti delle loro rotte migratorie, ed il pilota li osserva da un punto di vista privilegiato, ala ad ala. Questo stretto contatto in volo, con l'ausilio dell'interpretazione del pilota, consente di seguire e riprendere gli uccelli veleggiatori in un modo che altrimenti non sarebbe possibile e può dare ai ricercatori informazioni e spunti per studiarne il comportamento e l'intelligenza.
Il documentario ci dice che l'avventura è sopra le nostre teste, a portata di mano, basta alzare lo sguardo. Seguendo il volo dei grifoni, il filmato descrive il loro modo di vivere, di interpretare l'aria, di saper scegliere dove andare e perché.

Oltre al seguito di questa straordinaria avventura, Davide Finzi Carraro pensa di organizzare degli "Air Safari", cioè portare con lui in volo studiosi e turisti che vogliono condividere l'esperienza insieme ai grifoni.

lunedì 21 luglio 2014

LE NOTTI TERRIBILI DI GAZA RACCONTATE DA UN MEDICO NORVEGESE

Mads Gilbert, medico e primario presso l'ospedale Shifa di Gaza City, ha denunciato in una lettera le gravi violazioni dei diritti umani subite dai palestinesi in questi giorni.

"Carissimi amici, la scorsa notte è stata terribile. La grande invasione di Gaza ha lasciato veicoli carichi di mutilati, di persone fatte a pezzi, sanguinanti, morenti - di palestinesi feriti, di tutte le età, tutti civili, tutti innocenti" ha iniziato così la sua lettera di denuncia pubblicata sul The Guardian, il medico e primario dell'ospedale di Shifa di Gaza City. Da anni il medico è impegnato ad aiutare le popolazioni della Strizia di Gaza e ha voluto denunciare le gravi violazioni dei diritti umani subite dai palestinesi in queste ore.

"Gli eroi nelle ambulanze di tutti gli ospedali di Gaza lavorano a turni di 12-24 ore, affaticati e con carichi di lavoro disumani (e non percepiscono un salario dall'ospedale Shifa da 4 mesi), si prendono cura delle priorità, tentano di capire il caos incomprensibile dei corpi, degli arti, delle persone umane che camminano o che non camminano, che respirano o che non respirano, che sanguinano che non sanguinano. Umani! - ha proseguito il medico -. Ora sono trattati come animali dall'esercito più morale del mondo. Il mio rispetto per i feriti è illimitato, per la loro determinazione contenuta in mezzo al dolore, all'agonia e allo shock; la mia ammirazione per lo staff e per i volontari è illimitata, la mia vicinanza al sumud palestinese mi dà forza, anche se ogni tanto desidero solo urlare, tenere qualcuno stretto, piangere, sentire l'odore della pelle e dei capelli del bambino caldo, coperto di sangue, proteggere noi stessi in un abbraccio senza fine - ma noi non possiamo permettercelo, né lo possono loro.

Facce grigie - Oh no! Non un altro carico di decine di mutilati e di persone sanguinanti, noi abbiamo ancora laghi di sangue sul pavimento nel reparto di emergenza, pile di bende gocciolanti, che grondano sangue da pulire - oh - gli addetti alle pulizie, ovunque, allontanano velocemente il sangue e i tessuti scartati, capelli, vestiti, cannule - i resti della morte - tutto portato via. per essere preparato di nuovo, per essere tutto ripetuto di nuovo. Più di 100 nuovi casi sono arrivati a Shifa nelle ultime 24 ore. Troppi per un grande ospedale ben attrezzato con ogni cosa, ma qui - quasi nulla: elettricità, acqua, dispositivi, medicine, Or-tables, strumenti, monitors - tutti arrugginiti come se fossero stati presi da un museo degli ospedali del passato. Ma questi eroi non si lamentano. Tirano avanti in questa situazione, come guerrieri, testa in su, enormemente risoluti.


E mentre vi scrivo queste parole, da solo, in un letto, sono pieno di lacrime, le lacrime calde ma inutili di dolore e di angoscia, di collera e di paura. Questo non deve accadere! E poi, proprio ora, l'orchestra della macchina da guerra israeliana inizia di nuovo la sua orrenda sinfonia, proprio ora: salve di artiglieria dalle navi contro le spiagge, i ruggenti F16, i droni ripugnanti (in arabo 'Zennanis', quelli che ronzano), e gli Apaches. Tutto fatto e pagato dagli Usa".

Infine il medico ha chiuso la sua missiva con un appello alla politica, perché intervenga al più presto per risolvere la situazione: "Signor Obama - ha un cuore? La invito - passi una sola notte - solo una notte - con noi a Shifa. Travestito come un addetto alle pulizie. Sono convinto, al 100%, che la storia cambierebbe. Nessuno con un cuore e con il potere potrebbe mai andare via, passata una notte a Shifa, senza essere deciso a porre fine alla carneficina del popolo palestinese. I fiumi di sangue continueranno a scorrere la notte prossima. Ho sentito che hanno accordato i loro strumenti di morte. Per favore. Fate quello che potete. Questo non può continuare".


venerdì 18 luglio 2014

DON CIOTTI: “LA LOTTA ALLA CORRUZIONE IN CIMA ALL’AGENDA DEL SEMESTRE EUROPEO A GUIDA ITALIANA” (VIDEO)

Riparte il futuro è un modo di esserci, di metterci la propria faccia”. Parola di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Gruppo Abele, che rilancia l’appello a tutti i cittadini ad essere sempre di più a sostengo di Riparte il futuro. E si rivolge direttamente a politica e istituzioni in occasione dell’apertura del semestre europeo di presidenza italiana a Strasburgo.

Vogliamo o non vogliamo lottare contro la corruzione?”, tuona Ciotti. “C’è una volontà forte e politica al di là delle parole delle promesse e dei grandi programmi? Allora chiediamo, nel semestre affidato all’Italia, di mettere al primo punto dell’agenda la lotta alla corruzione nei territori dell’Unione Europea. Questo è un segno di libertà, dignità e attenzione per tutte le persone”.

62 eurodeputati, ricorda il presidente di Libera, hanno aderito alle richieste di Riparte il futuro: a portare il braccialetto bianco simbolo della mobilitazione e degli impegni anticorruzione è il 10% del Parlamento europeo. A loro “chiediamo di portare avanti gli impegni presi con i cittadini: la costituzione di un intergruppo contro la corruzione, la riedizione della CRIM, una direttiva europea a tutela di chi denuncia gli episodi di corruzione cui si trova ad assistere sul luogo di lavoro e l’istituzione della Giornata europea in memoria delle vittime innocenti di mafia e criminalità” il 21 marzo, come si celebra in Italia dal 1996.

Ciotti fa un appello anche alle amministrazioni locali: “Tra i nuovi sindaci eletti alle ultime elezioni ci sono solo 75 sindaci braccialetti bianchi. Ci aspettavamo di più. Questa non è una critica ma un’esortazione: ognuno deve mettersi in gioco e dimostrare rispetto ai suoi cittadini chiarezza, trasparenza e lealtà. Riparte il futuro è un modo di esserci e di metterci la faccia per dimostrare tutto questo”.